«Troppi insulti a Meloni e Fedez: sui social serve la carta d’identità», rispunta l’idea anti-haters da Fratelli d’Italia

Nel 2019 ci aveva provato il renziano Luigi Marattin. Oggi è il meloniano Antoniozzi a ripescare la necessità di usare un documento di identità per registrarsi sui social

Torna l’idea di imporre l’accesso ai social network con un documento d’identità. E torna anche l’intenzione di multare gli haters. A rispolverare il progetto è Alfredo Antoniozzi, vicecapogruppo alla Camera di Fratelli d’Italia, che prende spunto dal discorso di fine anno di Sergio Mattarella. In particolare dal richiamo del Capo dello Stato «alle tante persone vittime di insulti di ogni genere sui social ci impone una legge che sanzioni gli haters. Non solo personaggi famosi – dice Antoniozzi – dal presidente Meloni a Liliana Segre, a Giorgio Napolitano fino a Fedez, sono state oggetto di insulti volgari e di minacce di ogni genere, ma anche persone normali». Per ora quella di Antoniozzi resta una proposta, in attesa di definire i dettagli su come possa venire applicata un’eventuale legge anti-haters, oltre che l’obbligo del documento per andare sui social. In passato ci aveva già pensato il renziano Luigi Marattin. Era il 2019, quando il deputato di Italia Viva annunciava una proposta di legge per rendere obbligatorio il deposito di un documento di identità per registrarsi ai social. «La pacchia è finita», tuonava Marattin. Ma già all’epoca le polemiche sui dubbi relativi a privacy e applicabilità di quella legge, fecero arenare il progetto.


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