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Bruzzano (Milano), l’inferno di una famiglia perseguitata dalla vicina di casa: urla, insulti e minacce a ogni ora del giorno

02 Gennaio 2024 - 20:11 Redazione
«Urlo perché mi diverte», avrebbe risposto al dirimpettaio che stava provando a riportare la situazione sui binari della normalità

Urla, insulti, calunnie, minacce: questi gli elementi che ormai da tre anni scandiscono la quotidianità di una famiglia di Bruzzano, periferia nord di Milano. Quella che indicano come loro aguzzina è la vicina di pianerottolo, che continuerebbe imperterrita nonostante le indagini preliminari abbiano accertato come l’accusa di atti persecutori e disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone sia fondata. L’atto firmato dal sostituto procuratore Luigi Luzi, infatti, sembra essere il classico preludio alla richiesta di processo. Il Corriere della Sera scrive che la donna, una 69enne, ha iniziato nel luglio 2020 l’abitudine di urlare a casa, a qualsiasi ora, insulti diretti ai condomini.

Una vita condizionata

Li accusava di aver manomesso gli impianti tecnologici e i cavi dell’intero palazzo e del suo appartamento, tanto da danneggiare il suo frigorifero, il suo forno a microonde e la sua radio. Un altro acceso attacco di rabbia ha fatto seguito alla scoperta di una telecamera che la famiglia ha fatto installare per sorvegliare la propria porta di casa, ma che a suo avviso era stata posizionata solo per spiarla. Alle urla e agli insulti si accompagnano rumori di ogni tipo, con il televisore impostato a un volume altissimo anche all’alba che impedisce ai dirimpettai di condurre una vita normale. E non è l’unica abitudine compromessa da questa presenza ingombrante: nella querela depositata dal legale della famiglia, l’avvocato Giuseppe Sidoti, si legge per esempio che la famiglia evita ormai di invitare parenti e amici. Lavorare da casa, neanche a parlarne. Decine e decine di episodi, documentati da registrazioni audio e video consegnate alla magistratura. «Urlo perché mi diverte», avrebbe risposto al capofamiglia che stava provando a riportare la situazione sui binari della normalità. Inutili anche gli interventi dell’amministratore del condominio e perfino quelli della polizia e dei carabinieri.

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