Trani, soldi per ridurre le liste d’attesa all’ospedale: arrestati un medico e un’infermiera

Le accuse, in concorso e a vario titolo, sono concussione, peculato e truffa aggravata ai danni dello Stato

I tempi di attesa negli ospedali per visite ed esami medici, annoso problema della sanità negli ultimi anni, possono essere angosciosi per chi ne ha urgentemente bisogno. Così, un medico e un’infermiera del punto territoriale assistenziale di Trani avrebbero escogitato un escamotage. Una corsia preferenziale per chi era disposto a pagare sottobanco. Questa è l’accusa che oggi, 17 gennaio, ha fatto finire i due agli arresti domiciliari. La misura cautelare è stata eseguita dagli agenti della polizia di Stato. Le accuse, in concorso e a vario titolo, sono quelle di concussione, peculato e truffa aggravata ai danni dello Stato. L’indagine, avviata dopo la segnalazione di alcune irregolarità, si è concentrata nel periodo compreso fra febbraio e marzo 2023. E si è avvalsa anche di intercettazioni ambientali e telefoniche. Che hanno permesso di ricostruire il modus operandi dei due accusati.


Un meccanismo ben oleato

Gli incontri avvenivano all’interno dell’ufficio del dirigente medico, con alcuni dei pazienti dell’ospedale, spesso affetti da patologie gravi. Proprio a causa della loro «soggezione psicologica» venivano poi indotti o costretti a consegnare delle somme di denaro, che variavano attorno alle 100 euro 150 euro. In cambio, e in spregio della lista di attesa ospedaliera, venivano fornite le prestazioni necessarie. Come esami diagnostici tipo tac, radiografie e risonanze magnetiche. Un meccanismo ben oleato, andato in scena in almeno 30 casi diversi. Ovviamente, a essere privilegiati erano anche parenti amici, che non solo eludevano le liste ma non pagavano nemmeno il ticket. Questo almeno quando il medico in questione si trovava in ospedale: in alcuni casi infatti avrebbe attestato falsamente la sua presenza.


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