Paola Pepe: la nipote accusata di aver ucciso la zia con un piatto di spaghetti per l’eredità

Le ha provocato una bronchite. Prima si era fatta intestare i suoi beni

Paola Pepe, 58enne di Catania, ha ucciso la prozia con un piatto di spaghetti. Maria Basso è morta nella casa di riposo di Aci Castello. La nipote è accusata di circonvenzione d’incapace e omicidio dalla procura di Catania. Secondo l’accusa Pepe ha fatto firmare alla parente una procura speciale sui suoi beni che la indicava come l’erede di un milione di euro di patrimonio. Poi, nel corso di un pranzo a casa sua, le ha dato da mangiare un piatto di spaghetti che avrebbe provocato una bronchite ab gestis. La donna poteva nutrirsi solo di omogeneizzati. La stessa Pepe ha mandato ai parenti una foto della zia davanti agli spaghetti. «Ma Maria non poteva mangiare nulla che non fosse frullato», hanno spiegato loro agli investigatori. La difesa ha cercato invece di dimostrare che tra le due ci fosse un affetto di lunga data. Come prova ha portato i messaggi che si scambiavano. Ma anche qui qualcosa non torna: Maria non poteva muovere le dita, impossibile che li abbia scritti.


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