Aeroporto di Milano, fermati quattro passeggeri con 150 chili di pesci e granchi vivi in valigia

I responsabili hanno dichiarato che erano destinati alla gastronomia cinese

Maxi sequestro all’aeroporto di Milano Malpensa dove alcuni passeggeri sono stati trovato con 150 chili di pesci vari e granchi vivi dopo un viaggio di oltre 10 ore, dalla Cina alla Lombardia. All’apertura dei bagagli, i finanzieri sono rimasti sbalorditi trovandosi un quintale e mezzo di pesci e crostacei, stoccati in borse frigo all’interno delle classiche valigie da viaggio, privi di certificazione sanitaria. Il pesce è stato attentamente controllato per escludere che fungesse da copertura per droga, come accade in altre spedizioni a rischio. Alcuni trasporti consistevano in scatole di polistirolo piene di pesce congelato con ghiaccio secco, per mantenere la temperatura bassa e costante durante il viaggi.


La specie invasiva

Tra i granchi anche una specie invasiva in grado di mettere in pericolo crostacei e pesci autoctoni, sia in acqua dolce che salata. I finanziari in servizio hanno fermato quattro persone provenienti da voli diversi dalla stessa località della Cina Sud orientale, Wenzhou. I passeggeri, che ora rischiano una multa dai mille ai 50mila euro, hanno giustificato l’importazione di questi animali dichiarando che li avrebbero usati nella gastronomia cinese. Non è escluso che i granchi fossero destinati a una clientela esigente e tradizionalista, disposta magari ad acquistarli sotto banco a prezzi elevati. Gli animali sono stati soppressi.


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