Trento, il Consiglio provinciale approva legge per abbattere 8 orsi ritenuti «problematici»

Il numero si riferisce ai plantigradi potenzialmente rimovibili per il 2024 e il 2025. A partire dal 2026, le quote dovranno essere ridefinite

Con 19 sì, 2 no e 11 astenuti, il Consiglio provinciale di Trento ha approvato ieri in tarda serata il ddl sull’abbattimento degli orsi ritenuti «problematici». Accolti, quindi, gli emendamenti presentati sull’istituzione del Tavolo grandi carnivori e quello che riserva al solo Corpo Forestale gli abbattimenti degli orsi problematici. Per il 2024 e il 2025 il numero di orsi potenzialmente rimovibili – in base a un’analisi demografica condotta da Ispra nel 2023 – è determinato «nel massimo di 8 all’anno, di cui non più di due femmine adulte e non più di due maschi adulti». Mentre a partire dal 2026, le quote dovranno essere ridefinite. Non solo: l’aula ha anche approvato l’ordine del giorno di Vanessa Masè, con 28 sì e 2 astenuti, che impegna la Giunta a chiedere la modifica della normativa statale per consentire a chi frequenta il bosco per motivi professionali di dotarsi dello spray anti-orso. Una possibilità che dovrebbe essere concessa anche a chi detiene il porto d’armi e ai membri della Protezione civile impegnate nella ricerca di persone disperse e ferite. Protestano gli animalisti: Oipa fa sapere che avvierà una procedura «Eu Pilot» innanzi la Commissione europea e l’impugnazione davanti al Tribunale di giustizia amministrativa di Trento di ordinanze e decreti del presidente Fugatti nel caso individui singoli esemplari da abbattere, con riserva di ricorrere alla Corte Costituzionale.


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