Nessuno tocchi i bassotti: la polemica in Germania sulla legge che mette a rischio gli allevamenti

Lo scorso febbraio, sono state pubblicate le linee guida di una legge che vuole proibire «allevamenti mediante tortura»

La forma allungata dei bassotti fa tanta simpatia agli umani, così come il loro modo buffo di ancheggiare. Ma dietro quella che per noi è una tenera caratteristica si cela un’anomalia scheletrica. E per i poveri animali spesso porta a ernie, discopatie, o a una generica difficoltà di movimento. Per questo gli allevamenti della razza canina potrebbero essere a breve vietati in Germania, dove il ministero dell’Agricoltura diretto dal verde Özdemir Cem ha pubblicato, lo scorso febbraio, e linee guida di una legge che vuole proibire «allevamenti mediante tortura». Insieme, scrive il Corriere della Sera, alle pratiche che generano razze dalle caratteristiche molto peculiari, ma che spesso derivano da malattie degenerative.


Le proteste

Esempi? Pensiamo agli animali domestici senza pelo, ai gatti privi di orecchie, ai carlini che non possono respirare. E, se la formulazione della legge dovesse rimanere invariata, anche ai bassotti. Ma c’è già chi preannuncia battaglia per difendere i salsicciotti a quattro zampe. Come l’Associazione degli allevatori di cani tedeschi (Vdh), che ha denunciato il caso dando vita a un’ondata di proteste. O il Deutscher Teckelklub, nato nel 1888, il cui presidente ha dichiarato: «Proteggiamo i nostri bassotti dall’intrusione di forze ideologiche. È richiesto un fronte comune». Una petizione a proposito ha già raggiunto le 22mila firme.


Una razza benvoluta

Che la razza canina abbia un rapporto speciale con la Germania lo dimostra anche la semantica. Nel Paese teutonico, ci sono ben tre parole diverse per indicare il bassotto: Teckel, Dackel, e Dachshund. Per gli inglesi, invece, è «il salsicciotto tedesco», «the German sausage dog». D’altronde l’affetto ha avuto modo di cementarsi nel corso dei secoli: il bassotto, ad oggi al decimo posto dei cani preferiti dai tedeschi, ha almeno quattro secoli di storia alle spalle. In cui è diventato un’icona indistinguibile anche grazie alla cultura popolare, dai quadri raffiguranti Napoleone ai cartoni animati.

I problemi

Ma nell’ultimo centinaio di anni sono arrivati anche i problemi, a causa degli incroci creati, sempre più estremi. Un’ingerenza dell’uomo, con ripercussioni sugli animali, con gambe sempre più corte e schiene sempre più lunghe. Una situazione che aveva già provocato l’intervento degli animalisti di «Peta». Secondo i quali gli unici bassotti «legali» dovrebbero essere quelli che escono dai canili comunali. Detta in altre parole: ritengono che bisognerebbe farli estinguere. Tuttavia, nonostante il caos generato, il ministro verde Cem è stato meno estremo. E ha assicurato che la legge mira solo a fermare gli allevamenti senza scrupoli. Nel dubbio, i tedeschi che avevano intenzione di adottare un bassotto farebbero meglio a sbrigarsi.

Foto copertina: Corriere della Sera

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