Dopo il caso Pioltello anche l’Università per gli stranieri di Siena chiude per il Ramadan: «Solidarietà ai palestinesi di Gaza»

Il rettore ha precisato che farà chiudere l’ateneo anche l’11 ottobre, per la ricorrenza ebraica Yom Kippur

Non solo Pioltello. Ora anche l’Università per stranieri di Siena ha deciso di sospendere le attività didattiche il 10 aprile, in occasione della festa di fine Ramadan, come segno di condivisione e solidarietà con la popolazione palestinese di Gaza. Ad annunciarlo è il rettore Tomaso Montanari sottolineando l’intenzione di voler far passare un «visibile segno di solidarietà con la popolazione palestinese di Gaza, in grandissima parte musulmana, sottoposta a un incessante e inaudito massacro». Inoltre, ha precisato che chiuderà anche venerdì 11 ottobre, in occasione della Yom Kippur – il giorno santo ebraico che celebra il Giorno dell’espiazione – e a un anno dalla strage del 7 ottobre. Nel decreto del rettore si richiama lo statuto dell’Ateneo, che promuove e favorisce i processi di incontro, dialogo e mediazione tra persone di diverse lingue e culture, con l’obiettivo di favorire una convivenza civile e pacifica basata sul reciproco rispetto e riconoscimento.


Il decreto

Inoltre, l’ateneo è tenuto a impegnarsi nella diffusione del plurilinguismo e del multiculturalismo, in linea con le indicazioni delle istituzioni europee e dell’Onu. Nel provvedimento, viene evidenziato che «uno degli obiettivi del mandato rettorale è la costruzione di relazioni e rapporti oltre i canali diplomatici, oltre le logiche di appartenenza e oltre le strategie colonialistiche o promozionali per costruire una cittadinanza mondiale, praticando un multiculturalismo in cui l’identità non è chiusura, ma incontro». E viene precisata a chiare lettere la «necessità di dare un visibile segno di solidarietà con la popolazione palestinese di Gaza». Nelle scorse settimane aveva suscitato polemiche la chiusura prevista per al fine del Ramadan nella scuola Iqbal Masiq di Pioltello, un comune nell’interland milanese con poco più di 30mila abitanti e una predominanza di persone di origine araba e pakistana.


Il Rettore: «L’Occidente è complice del massacro di Gaza»

«In questo momento terribile, un momento in cui tutto l’Occidente si fa complice del massacro senza fine di Gaza, è importante dare un segno preciso», dichiara il rettore Montanari. «È vero, riconoscere una festa religiosa è forse un atto imperfetto, parziale. Ma rientra nel codice convenzionale (e per la verità assai poco laico) per cui l’università italiana sospende le lezioni per l’Immacolata Concezione di Maria, o per l’Epifania del Signore. In questo tremendo 2024 – conclude – è doveroso e urgente dare un segnale di amicizia, solidarietà, condivisione a una comunità terribilmente colpita»

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