Il Botswana vuole spedire 20mila elefanti in Germania. Come? Le ipotesi della stampa tedesca

La proposta del ministero dell’ambiente tedesco di limitare l’importazione di trofei di caccia dei bracconieri rischia di fare esplodere la popolazione già numerosa di pachidermi. Da qui l’idea del presidente Masisi

Il presidente del Botswana Mokgweetsi Masisi ha fatto un’offerta alla Germania che suona come una minaccia: inviare in Germania 20 mila elefanti. Nel dicastero dell’ambiente tedesco, infatti, si fa largo l’ipotesi di limitare l’importazione dei trofei di caccia dei bracconieri per preservare la conservazione delle specie in via d’estinzione. Secondo Masisi è proprio a causa di queste politiche di tutela se negli ultimi anni il numero di elefanti del Botswana è esploso. Il Paese ne conta oltre 130 mila, ovvero circa un terzo di tutti gli elefanti dell’Africa. E a sentire il presidente dello Stato africano la convivenza sta diventando complicata.


«Provate voi a vivere con gli elefanti»

Da qui l’idea che i responsabili dell’aumento debbano soffrirne le conseguenze, quantomeno per provare a capire cosa si prova a spartire il proprio territorio con mammiferi che pesano come furgoni e mangiano tanta verdura in un giorno quanto un essere umano fa in sei mesi. Certo, c’è il problema del trasporto. Ma il Botswana ha già fatto sapere di non essere disposto ad accettare un no come risposta, si legge sulle pagine del Guardian. «È molto starsene seduti a Berlino e avere un’opinione sugli affari interni del Botswana. Stiamo pagando il prezzo di preservare questi animali per il mondo», ha detto Masisi, chiarendo che i tedeschi «dovrebbero provare a vivere con gli animali nella stessa maniera in cui stanno suggerendo di fare a noi». Vista la concretezza dell’ipotesi – il Botswana ha già spedito 8 mila elefanti in Angola e 500 in Mozambico – la stampa tedesca ha offerto il proprio contributo, elaborando diverse alternative per il trasporto dei pachidermi.


Il Dumbo-Jet

Prima opzione: quella che la Bild definisce il Dumbo-Jet. Un Boeing 747 può trasportare, previa sedazione, 18 elefanti in ogni volo, considerando che un elefante africano maschio pesa circa sei tonnellate, e mentre gli esemplari femmina si aggirano sulle tre/quattro tonnellate. Un’opzione non comodissima. Per catturare, acclimatare e trasportare i 18 esemplari sarebbero necessarie circa sei settimane. Ciascuno degli animali andrebbe infatti sedato singolarmente e poi trasportato in elicottero fino al Boeing. Poi sarebbe sufficiente ripetere il processo un altro migliaio di volte e una volta arrivati in Germania redistribuire i pachidermi trasportandoli di nuovo in elicottero e su dei camion. Decisamente più comoda l’idea della nave cargo. Gli elefanti dovrebbero arrivare in qualche modo al porto più vicino – in Namibia o Sudafrica, dato che il Botswana non ha sbocchi sul mare – e da lì partire per un viaggio di una settimana verso Amburgo.

La nave container

La MSC Loreto è la più grande nave cargo al mondo, in grado di trasportare oltre 24 mila container lunghi 5,9 metri e alti 2,4 e contenenti 20 tonnellate di peso. Un elefante africano maschio è alto 3,2 metri e lungo 6. Per le femmine dimensioni e massa si riducono di un terzo. I pachidermi starebbero stretti, ma con un po’ di fatica si potrebbero portare in un solo viaggio sia gli animali che il personale che dovrebbe prendersene cura e mantenerli tranquilli. Ma dove starebbero i pachidermi una volta arrivati in Germania? Secondo la Bild le campagne intorno a Berlino e i campi di grano tipici della zona sarebbero quasi ideali, anche per evitare incontri ravvicinati con le persone. L’unico problema sarebbe il freddo invernale al quale gli animali potrebbero sopravvivere solo grazie a case costruite appositamente per loro.

In copertina: OPEN / Centinaia di elefanti corrono lasciandosi alle spalle la Porta di Brandeburgo | Generata con AI

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