La svolta su Milena Santirocco ritrovata a Caserta, la maestra di danza confessa: «Ho inventato tutto, non mi hanno rapita»

La 54enne di Lanciano ha ammesso di aver simulato il suo rapimento, dopo aver tentato di suicidarsi. Quando era stata ritrovata in Campania, aveva denunciato ignoti che avrebbero tentato di rapirla

Sono ancora parecchi gli aspetti da chiarire sulla scomparsa e il ritrovamento di Milena Santirocco. L’insegnante di danza e fitness di Lanciano, in provincia di Chieti, è ricomparsa sabato scorso a Castel Volturno (Caserta) dopo una settimana di ricerche, anche in mare, sul litorale abruzzese, fra Torino di Sangro e Vasto, dove era stata trovata la sua vettura. Intorno alle 22.30 del 4 maggio, la 54enne si è presentata all’ingresso della caffetteria Nacca chiedendo di poter fare una telefonata ai suoi famigliari. Aveva i vestiti bagnati e sporchi e segni di ferite ai polsi. Al barista e ai primi soccorritori ha detto di essere stata «rapita da due uomini incappucciati» che avrebbero poi tentato di ucciderla. Milena ha poi affermato di essersi messa in salvo fingendosi morta e riuscendo, infine, a scappare. Ma nel corso del nuovo interrogatorio di ieri notte – scrive il Messaggero –  la 54enne ha detto di aver inventato tutto. «Non sono stata rapita, volevo uccidermi». Si sarebbe poi buttata volontariamente nello stagno, precisa il giornale romano, nel tentativo di suicidarsi, ma non ce l’avrebbe fatta. Infine, l’idea di simulare il rapimento. 


La Procura della Repubblica di Vasto aveva aperto ieri un procedimento penale a carico di ignoti per sequestro di persona. «Milena non si è allontanata volontariamente da casa e dai suoi cari», aveva spiegato il legale della famiglia Antonio Cozza. Gli inquirenti avevano avanzato dei dubbi sulla ricostruzione della maestra di ballo: perché il profilo Facebook della donna risultava cancellato e il telefono spento? Inoltre la sua auto era stata trovata a Torino di Sangro con una gomma a terra e un chiodo vicino. Ed era stato accertato che qualche mese fa la 54enne si era rivolta ad una parroco per una benedizione per un presunto maleficio ricevuto nella palestra dove lavorava. Ma, ora, la confessione che ribalterebbe la tutta questa vicenda.


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