Ucraina, sventato nuovo complotto della Russia per uccidere Zelensky: arrestate anche due «talpe» nei servizi di Kiev

Il piano di Mosca sarebbe stato quello di individuare tra i militari della sicurezza del presidente chi potesse prenderlo in ostaggio e poi ucciderlo

Il servizio di sicurezza ucraino Sbu ha arrestato due funzionari della sicurezza interna di Kiev, coinvolti in un complotto per assassinare il presidente del Paese, Volodymyr Zelensky, e altri funzionari governativi. Il complotto sarebbe stato ordito però dalla Russia. I due sono stati denunciati per tradimento e complicità nell’attacco terroristico, e rischiando una condanna all’ergastolo. Oltre al leader di Kiev, i russi intendevano eliminare il capo della Sbu Vasily Malyuk, il capo della Gur, Kirill Budanov, e altri funzionari di alto rango. Uno dei compiti della rete di intelligence russa che avrebbe pianificato l’assassinio del leader di Kiev, secondo quanto riporta Politico, sarebbe stato quello di cercare tra i militari vicini alla sicurezza del presidente persone che potessero prendere in ostaggio il capo dello Stato e poi ucciderlo. Secondo il capo della Sbu Malyuk l’attacco terroristico avrebbe dovuto essere «un regalo a Putin per il suo insediamento», oggi, come presidente della Russia per la quinta volta. Non è la prima volta che emerge notizia di complotti per eliminare Zelensky. Anzi. Si conta che sarebbe «sopravvissuto» ad almeno 10 tentati assassini. «Ma è la prima volta che si scopre che ci sono funzionari di così alto rango del dipartimento di sicurezza dello Stato come talpe del nemico», ha sottolineato a Politico Artem Dehtiarenko, portavoce dei servizi di sicurezza di Kiev. 


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