Aviaria nelle mucche, cosa significa il divieto dell’Oms sul consumo del latte crudo (che non riguarda quello pastorizzato)

«Finora il virus non mostra segni di adattamento alla diffusione tra gli esseri umani, ma è necessaria una maggiore sorveglianza»

L’Organizzazione Mondiale della Sanità annuncia che «in tutti i Paesi le persone dovrebbero consumare latte pastorizzato» perché «il virus è stato rilevato nel latte crudo negli Stati Uniti, ma i test preliminari mostrano che la pastorizzazione lo uccide». A precisarlo è il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus nel corso della conferenza stampa sui temi sanitari caldi, sollecitato sull’epidemia di influenza aviaria A/H5N1 negli Stati Uniti. Fa sapere che l’epidemia tra i bovini da latte ha coinvolto 36 allevamenti di mucche da latte negli Usa. Per il momento, aggiunge il direttore generale dell’Oms, «è stato segnalato un solo caso umano, almeno 220 persone sono monitorate e altre 30 sono state sottoposte a test». Finora «il virus non mostra segni di adattamento alla diffusione tra gli esseri umani, ma è necessaria una maggiore sorveglianza». Il rischio per la popolazione generale è considerato basso, mentre è in un range da basso a moderato per le persone esposte ad animali infetti.


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