Bolzano, maxi-incendio nella fabbrica di colonnine di ricarica: chiuso lo spazio aereo sulla città. «Non aprite porte e finestre» – Il video

Il rogo all’Alpitronic, forse da una zona in ristrutturazione. Nube nera sulla città. La Protezione civile: «Fumi intensi, spegnete anche gli impianti»

Un grande incendio è scoppiato questa mattina a Bolzano nella zona di Piani. Il rogo si è sviluppato nella sede dell’Alpitronic, azienda leader nel mondo nella produzione di colonnine di ricarica per le auto elettriche. Un’enorme colonna di fumo si è alzata dallo stabilimento ed è visibile sulla città. Sembra che il rogo sia scoppiato in una zona nella quale sono in corso lavori di ristrutturazione, allargandosi poi velocemente. Per il momento non risultano vittime o feriti. Una scuola superiore nelle vicinanze è stata subito chiusa. Poi è stato chiuso lo spazio aereo su tutta Bolzano. «La situazione è sotto controllo e l’unica precauzione da adottare è di tenere le finestre chiuse nelle vicinanze. Sul posto ci sono i Vigili del Fuoco ed i tecnici dell’Agenzia dell’Ambiente», fa sapere il Comune di Bolzano all’Ansa. La Protezione civile altoatesina comunica invece che «a Bolzano a causa di un incendio sono presenti fumi intensi. Si consiglia di tenere chiuse porte e finestre e di spegnere la climatizzazione e gli impianti di ventilazione».


Che cos’è l’Alpitronic

L’azienda da cui si è propagato il rogo è l’Aplitronic. Fondata come start up nel 2009 da quattro ingegneri, Andreas Oberrauch, Alessandro Ciceri, Sigrid Zanon e Philipp Senoner. Nel 2010 ha depositato il primo brevetto per un inverter a commutazione risonante che ha messo Alpitronic in contatto con l’industria aerospaziale. Nello stesso anno è partito il primo progetto di sviluppo con la Bmw. Nel 2015 l’azienda, in forte crescita ed espansione, si è spostata dal Noi Techpark di Bolzano ai Piani, nell’ex sede dei Magazzini del Consorzio agricolo Dodiciville, interessata oggi dal rogo. Negli ultimi anni Alpitronic è diventato leader mondiale dei cosiddetti ‘hypercharger’ per la ricarica veloce di auto elettriche. E’ seguita una crescita esponenziale e presto è nata la necessità dell’apertura di nuove sedi a Monaco di Baviera, Bergamo e Bologna, avvenute nel 2023. Quest’anno Alpitronic ha iniziato l’espansione globale con filiali a Charlotte negli Usa e Milton-Keynes nel Regno Unito. Da tempo si sta anche valutando una nuova, più ampia sede centrale a Terlano, alle porte di Bolzano, ma il progetto ha trovato resistenze a livello comunale. L’Alpitronic secondo dati dell’ufficio camerale conta oltre 500 dipendenti, di cui una gran parte si occupa di sviluppo.


Leggi anche: