La verità di Emanuele Pozzolo sullo sparo di Capodanno a Rosazza: «È stato il caposcorta di Delmastro»

L’interrogatorio in procura del deputato sospeso di Fratelli d’Italia

E alla fine Emanuele Pozzolo dice la sua verità sullo sparo di Capodanno a Rosazza. Sostenendo che a premere il grilletto della North American Arms LR22 colpendo Luca Campana è stato Pablito Morello. Ovvero l’agente della polizia penitenziaria che faceva da caposcorta al sottosegretario alla Giustizia Andrea Delmastro. Nei mesi scorsi Pozzolo aveva sostenuto a più riprese di non aver sparato. Anche se le perizie invece lo accusano. Ieri è stato ascoltato dalla procuratrice Teresa Angela Camelio, dopo la chiusura dell’indagine. Si è presentato a parlare per quattro ore. E ha raccontato la sua verità: «È stato Morello a prendere in mano l’arma e a far partire accidentalmente il colpo».


Le prove e i test

Ora la versione del deputato sospeso di Fratelli d’Italia verrà verificata dalla procura. Anche in base alle prove e ai test balistici. Secondo gli avvocati del deputato quella dello Stub, se non effettuata a tutte le persone presenti in un ambiente chiuso, dovrebbe essere poco significativa. Per quanto riguarda la prova del Dna, sono stati trovati tre profili: quello di Pozzolo, quello di Morello e quello del figlio di quest’ultimo Maverick. La perizia balistica di Raffaella Sorropago ha invece confermato la ricostruzione di Campana, che accusa Pozzolo. Ma una controperizia della difesa ha confutato la tesi. E solo con questa in mano Pozzolo si è presentato in procura per dare la sua versione.


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