Lo scontro tra Allegri e Vaciago diventa un giallo. L’allenatore: «Solo insulti reciproci». Il giornalista: «Mi ha minacciato, ho testimoni»

La vittoria del trofeo non ha calmato l’allenatore della Juventus, già espulso nei minuti finali: il giornalista Guido Vaciago ha raccontato l’incontro nei corridoi dello stadio

All’indomani della vittoria della Juventus in Coppa Italia contro l’Atalanta, non è tanto il risultato del match quanto alcuni episodi del post-partita a dominare il dibattito. In particolare, la sfuriata di Massimiliano Allegri, espulso durante i minuti finali, che ha dato vita a un piccolo show a bordo campo tra urla e il lancio della giacca e della cravatta. Riportare un trofeo in bacheca dopo tre anni senza vittorie, e alzare la Coppa Italia per la quinta volta in carriera, non sono bastati a placare gli animi del mister toscano, il cui futuro è ancora in bilico. Durante i festeggiamenti, ha allontanato il direttore sportivo Giuntoli sceso sul prato verde per unirsi alla squadra, ma è un altro episodio ad aver creato un piccolo giallo. Si tratta della lite avvenuta nei corridoi dello stadio tra Allegri e Guido Vaciago, direttore di Tuttosport.


Lo scontro nei corridoi dell’Olimpico

A raccontare cosa è accaduto è lo stesso giornalista, che oggi sul giornale scrive: «Allegri, evidentemente alterato, si stava sottoponendo all’ultima incombenza mediatica della sua serata trionfale (ma evidentemente non troppo serena), la conferenza stampa, ma ha trovato qualche minuto per me». Il direttore di tutto sport poi riporta alcuni insulti che Allegri gli avrebbe rivolto: «”Direttore di merda! Sì, tu direttore di merda. Scrivi la verità sul tuo giornale, non quello che ti dice la società! Smettila di fare le marchette con la società”». Il racconto di Vaciago prosegue così: «A un primo invito a stare calmo e spiegarmi quale fosse la verità che stavo occultando di concerto con i suoi datori di lavoro, Allegri ha risposto strattonandomi, spintonandomi e con il dito sotto il mio naso ha gridato: “Guarda che so dove venire a prenderti. So dove aspettarti. Vengo e ti strappo tutte e due le orecchie. Vengo e ti picchio sul muso. Scrivi la verità sul giornale”, e altre amenità del repertorio della rissa da bar».


Le minacce

Il giornalista ha poi aggiunto che Allegri è stato portato via dalla responsabile dell’ufficio stampa della Juventus e un addetto della Lega Serie A: «Spiace per chi si aspettava qualcosa di più cruento e spiace per la maleducazione di chi, soprattutto in pubblico, dovrebbe tenere altro contegno». Nell’articolo in cui ricostruisce l’accaduto, Vaciago si dice disposto a capire la rabbia del mister, probabilmente covata in mesi di tensioni. «È un essere umano e può capitare», e nel confronto ci può stare tutto, perfino l’insulto. C’è una cosa però che il direttore proprio non riesce ad accettare: le minacce. «La minaccia è vile, intimidatoria e pure pericolosa, in un mondo dove la possibilità che qualcuno si prenda la briga di metterla in pratica rischi sempre di trovarlo».

Allegri: «È stato solo un alterco»

Questo racconto è stato pubblicato oggi su Tuttosport in un articolo scritto dallo stesso Vaciago. Una ricostruzione che Allegri «nega integralmente», come fa sapere all’Ansa il suo avvocato Paolo Rodella. Nei tunnel, precisa il legale, si è verificato «un acceso alterco verbale con il direttore» di Tuttosport, «dovuto alla concitazione del momento», nel quale entrambi «si sono insultati ad alta voce». Nessuna minaccia, dunque, precisa l’avvocato di Allegri.

La controreplica di Vaciago: «Ho testimoni»

Passa giusto qualche ora e in serata arriva la controreplica di Vaciago, che conferma quanto scritto sull’edizione odierna di Tuttosport. «Non si è trattato di un alterco, ma di un monologo di Massimiliano Allegri che mi ha chiamato mentre ero a circa venti metri di distanza». Il mister bianconero, aggiunge il giornalista, ha quindi urlato alcuni insulti e minacce: «Mi ha preso con forza il polso destro, strattonandolo più volte. Ho testimoni», insiste Vaciago, che poi rivela l’identità dei testimoni. Alla scena, spiega il direttore, erano presenti Manuele Tigani, dirigente responsabile Broadcast della Lega Serie A, «che più di ogni altro si è prodigato per fermare Allegri», Gabriella Ravizzotti dell’ufficio stampa Juventus, due steward dell’Olimpico, un rappresentante delle forze dell’ordine e tre giornalisti.

In copertina: Massimiliano Allegri abbandona l’area tecnica dopo essere stato espulso nei minuti finali di Juventus-Atalanta (ANSA/Angelo Carconi)

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