Vercelli, spunta il calendario di Mussolini all’evento di Fratelli d’Italia: bufera sull’assessora Chiorino. Presente anche Delmastro

È stata la vicepresidente nazionale del Pd, Chiara Gribaudo, a sollevare il caso sui social: «Non se ne vergognano neanche»

È bufera sull’assessora al lavoro della Regione Piemonte Elena Chiorino, nonché candidata consigliera di Fratelli d’Italia alle elezioni Regionali dell’8 e 9 giugno. Nello sfondo di una foto pubblicata sul suo profilo Instagram spunta un calendario con la faccia di Benito Mussolini appeso al muro di un bar. Tutto nasce in un aperitivo elettorale in un locale di Roasio, un piccolo comune che conta poco più di 2mila abitanti nella provincia di Vercelli in Piemonte. Non era sola Chiorino: all’iniziativa hanno partecipato anche il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, il consigliere regionale del Piemonte Carlo Riva Vercellotti e altri candidati di Fratelli d’Italia alle Regionali. A far emergere la questione è stata la vicepresidente nazionale del Partito Democratico, Chiara Gribaudo.


La polemica

«Elena Chiorino è assessora al lavoro e all’istruzione in Regione Piemonte, di Fratelli d’Italia. Ha organizzato un “aperitivo tricolore” (e già sul nome ci sarebbero tante cose da dire) con il sottosegretario Delmastro, i consiglieri uscenti e candidati del suo partito. Nessuno di loro ha ritenuto strano, offensivo e grave che ci fosse, in bella vista, un calendario raffigurante Benito Mussolini sul muro del locale», denuncia su Facebook la dem. «Non solo non se ne vergognano ma addirittura pubblicano la foto sui social, come se niente fosse. Veniteci ancora a raccontare la storiella che non esiste nessun allarme democratico. Stanno sdoganando linguaggi e simboli, ora addirittura le foto del Duce», aggiunge. Sulla vicenda, interviene anche Marco Grimaldi, deputato di Alleanza Verdi Sinistra. «Purtroppo abbiamo a che fare con esponenti di Fratelli d’Italia con i cimeli del regime attaccati alle pareti E con un membro del governo addirittura presente, come è avvenuto nei giorni scorsi nella sede FdI di Vercelli», commenta. «Ancora nostalgici. Ma nostalgici di che cosa? Di una delle peggiori pagine della storia del nostro Paese», conclude Grimaldi.


Leggi anche: