Salone del Libro, parte la canzone fascista «Faccetta Nera» mentre parla il Pd: «È stato un hacker»

Le autorità stanno indagando sull’incidente per identificare i responsabili dell’hacking dell’impianto audio

Venti di minuti di panico durante il primo giorno del Salone del Libro di Torino, dopo i presenti sono rimasti sconvolti quando dall’impianto audio della struttura è partita la canzone fascista Faccetta Nera. Tutto è avvenuto durante un incontro intitolato «La scuola come principale strumento di vita e di legalità», in cui la presidente del Consiglio comunale, Maria Grazia Grippo del Partito Democratico, stava intervenendo insieme ad altri ospiti illustri, tra cui Giuseppe Carro, direttore del Ferrante Aporti, e Franco Prina, Presidente della Conferenza Nazionale Universitaria dei Poli Penitenziari. I presenti riferiscono che il brano è partito proprio mentre stava per parlare la dem Grippo. I tecnici hanno tentato più volte – in tutto otto – a sistemare la situazione, ma senza riuscirci. La situazione è stata risolta quando gli agenti in borghese della Digos sono intervenuti, interrompendo l’audio e avviando un’indagine sul caso. Secondo quanto ricostruito si sarebbe trattato di un attacco hacker con un medley già preparato, che ha incluso Faccetta nera, musica reggaeton e Bell’abissina, creando un clima di sdegno e confusione tra i presenti. Al momento, le autorità competenti stanno indagando sull’incidente per identificare i responsabili dell’hacking dell’impianto audio.


Leggi anche: