Il «guasto tecnico» dell’elicottero di Raisi e le ipotesi di complotto di Khamenei: «Un incidente per favorire il figlio»

La dinamica ancora non chiara e la stranezza degli altri due velivoli. La lotta per la successione della Guida Suprema

Un guasto tecnico. L’agenzia di stato iraniana Irna ha chiuso così il discorso sulla morte di Ebrahim Raisi, dopo le immagini dell’elicottero schiantatosi in una regione di confine con l’Azerbaigian. Eppure rimangono ancora molti punti oscuri nella dinamica dell’incidente. E anche alcune teorie del complotto che coinvolgono l’ayatollah Alì Khamenei. Mentre rimangono anche dubbi sulla scelta di far salire Raisi sul Bell 212, ovvero un «elicottero medievale» secondo la definizione del ministro degli Esteri italiano Antonio Tajani. Nelle immagini diffuse dall’Iran si vede anche un Mil-17 russo e un altro Bell. Ma, spiega oggi Repubblica, non hanno volato affiancando l’apparecchio del presidente per renderne più difficile l’identificazione, per ragioni di sicurezza.


Il drone turco

A individuare i rottami è stato un drone turco Bayractar Akinci. Ma il ricognitore ha dovuto setacciare la zona per ore. Perché i due elicotteri che stavano insieme a quello di Raisi non hanno segnalato almeno la zona della scomparsa, per circoscrivere le ricerche? Il personale era poi a conoscenza delle pessime condizioni meteo. Eppure Raisi è stato fatto partire lo stesso. In più un altro punto oscuro riguarda proprio l’elicottero russo: è più moderno e robusto. Perché Raisi non è salito su quello? Il Bell 212 non è nemmeno adatto all’utilizzo in montagna. Questi elicotteri sono sottoposti a embargo: non è facile quindi per Teheran trovare i pezzi di ricambio. Ai comandi c’erano i colonnelli Seyed Taher Mostafavi e Mohsen Daryanosh, dell’Aeronautica militare. Il velivolo si è rovesciato, come se un colpo di vento o una massa d’aria l’avesse capovolto prima di spingerlo oltre il terreno. O come se la doppia turbina si fosse bloccata durante la bufera.


Il successore

C’è anche un’altra prospettiva che riguarda Khamenei. L’ipotesi di complotto in questo caso è che la Guida Suprema dell’Iran abbia ordito tutto per togliere di mezzo il rivale del secondogenito Mojtaba, ovvero Khamenei Junior. Secondo gli analisti per prendere il posto di Khamenei erano in gara proprio il figlio e Raisi. Un’altra teoria della cospirazione vede invece l’intervento del Mossad. Ma anche qui, pare proprio un complotto di difficile esecuzione.

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