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Caso Omerovic, fissata l’udienza preliminare per i poliziotti: «Lo hanno torturato finché non si è gettato dalla finestra»

29 Giugno 2024 - 13:49 Ugo Milano
hasib omerovic foto tortura
hasib omerovic foto tortura
In seguito agli eventi il 36eenne sordomuto riportò lesioni gravi che lo hanno costretto in ospedale per otto mesi

Sarà il 25 ottobre 2024 l’udienza preliminare che vedrà i tre poliziotti indagati per il caso Omerovic apparire davanti al Gup. Era il 25 luglio 2022 quando Hasib Omerovic si buttò dalla finestra della sua abitazione in via Gerolamo Aleandro a nel quartiere romano di Primavalle, per sfuggire agli agenti, che, secondo le ricostruzioni effettuate nel corso delle indagini, si sarebbero precipitati a casa sua per una perquisizione senza mandato una volta saputo che Omerovic, sordomuto, avrebbe molestato delle ragazzine nel quartiere. Nell’appartamento, il 36enne disabile sarebbe stato oggetto di torture a cui avrebbe scelto di sfuggire gettandosi dalla finestra procurandosi gravi ferite.

I reati contestati

Il reato contestato ad Andrea Pellegrini nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal pm Stefano Luciani è quello di tortura. Si legge nelle carte dell’inchiesta: «Con il compimento di plurime e gravi condotte di violenza e minaccia, cagionava al 36enne un verificabile trauma psichico, in virtù del quale lo stesso precipitava nel vuoto dopo aver scavalcato il davanzale della finestra della stanza da letto nel tentativo di darsi alla fuga per sottrarsi alle condotte violente e minacciose in atto nei suoi confronti». Pellegrini, questa volta assieme ad Alessandro Sicuranza e Maria Rosa Natale, è accusato anche di falso. Specificamente riguardo le dichiarazioni rilasciate circa le modalità con cui decisero di recarsi a casa di Omerovic. Intervento che i tre hanno sostenuto essere «dipeso dall’essersi incrociati per strada lungo il tragitto e non, come realmente accaduto, da accordi telefonici previamente intercorsi». Gli altri due agenti, inoltre, avrebbero omesso «di indicare tutte le condotte poste in essere da Pellegrini all’interno dell’appartamento».

La collaborazione del quarto agente

Ha deciso invece di collaborare il quarto agente, Fabrizio Ferrari, confessando di aver firmato per paura una relazione di servizio falsa. Il poliziotto ha chiesto di patteggiare un anno e due mesi. La decisione arriverà a luglio. «Siamo entrati all’interno del palazzo io, Pellegrini, Sicuranza e Natale – ha raccontato -Ferrari – Appena entrati, Pellegrini ha dato due schiaffi a Omerovic. Ho visto Omerovic rimanere attonito; a quel punto ho rivolto lo sguardo a Sicuranza, come a volergli dire “che sta facendo?”». Secondo quanto riferito da Ferrari, Pellegrini avrebbe anche legato le mani di Omerovic a un ventilatore, e gli si sarebbe avvicinato brandendo un coltello. In seguito agli eventi, Omerovic ha trascorso otto mesi in ospedale. Non è stato chiesto per Pellegrini il reato di tentato omicidio come invocato dai legali della vittima.

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