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Il certificato di nascita di Imane Khelif non è stato rilasciato nel 2018 per l’inizio della sua carriera nella boxe femminile

09 Agosto 2024 - 09:02 David Puente
Quello mostrato dal padre della pugile algerina è un libretto di famiglia

Proseguono le accuse nei confronti di Imane Khelif, la pugile algerina giunta alla finale delle Olimpiadi di Parigi 2024, che in molti hanno accusato di essere un uomo o transgender. Ulteriori teorie sono nate a seguito della diffusione di un documento, mostrato dal padre durante un’intervista, il quale certifica che Imane era nata donna. Alla base delle narrazioni relative a un presunto “cambio di sesso”, viene fatto notare che il documento presenta un timbro datato 2018 e che questo dimostrerebbe che il certificato di nascita è stato rilasciato in quell’anno facendola passare per donna. Alcuni sostengono che sia stato rilasciato apposta per l’inizio della sua carriera da pugile, con il mondiale nel 2018. Vediamo perché questa narrazione non regge.

Per chi ha fretta

  • Quello mostrato dal padre di Imane non è un certificato di nascita.
  • Si tratta del libretto di famiglia, che riporta i dati relativi ai certificati di nascita del nucleo familiare.
  • Come per ogni documenti, può essere richiesto un duplicato in caso di necessità, ma per farlo bisogna presentare nuovamente tutti i documenti in regola.
  • La carriera di Imane Khelif non è iniziata nel 2018, ma molto prima.
  • Nel 2016, con il suo primo Club, partecipò ai campionati nazionali di boxe femminile.

Analisi

Ecco un esempio di come circola la narrazione sui social:

Il certificato di nascita di Imane Khelif che la dichiara “femmina” è stato rilasciato solo nel 2018, 19 anni dopo la sua nascita ed esattamente quando è iniziata la carriera di Khelif come pugile “femmina”. La data di emissione recita: “2018/04/01”. Sul francobollo ufficiale si legge anche “2018”. Il padre di Khelif ha mostrato pubblicamente il documento.

Non è un certificato di nascita

Vediamo nel dettaglio il documento mostrato dal padre di Imane Khelif.

Si tratta di un libretto, molto corposo per essere un normale certificato di nascita. Attraverso Google Lens, abbiamo recuperato quel che può essere recuperabile in lingua araba, riscontrando che entrambe le pagine non si riferiscono a Imane. Nella pagina a destra si fa riferimento a una scritta che viene tradotta in «Per il primo figlio», mentre nella pagina riferita alla pugile «Per il secondo figlio» (la dicitura «figlio» è generica, non indica che sia maschio o femmina).

Libretto di famiglia

Il documento pare contenere i dati relativi ai figli di un genitore algerino. Cercando ulteriori riferimenti negli account algerini, in un tweet viene riportato che il documento in questione sarebbe un «livret de famille», comunemente tradotto in «libretto di famiglia».

Il nome di questo documento è presente anche nel sito del consolato algerino a Milano.

I bordi della copertina del libretto tenuto dal padre di Imane Khelif è di colore azzurro, proprio come il libretto di famiglia algerino che vediamo nell’immagine sottostante.

Il libretto di famiglia contiene tutte le informazioni del nucleo familiare. Nel sito del consolato algerino a Parigi è presente l’elenco dei documenti richiesti per ottenere un duplicato. Tra i certificati richiesti ci sono quelli relativi alla nascita del coniuge e dei figli, al fine di inserire i dati nelle rispettive pagine di riferimento. Non solo la nascita, c’è anche l’area relativa al certificato di morte come nel seguente esempio di un libretto di famiglia smarrito nel 2018. Come vediamo, sono compilati a mano.

La teoria del complotto del “cambio di sesso” nel 2018

Consapevoli che si trattasse del libretto di famiglia, e non il certificato di nascita di Imane, è stata proposta un’altra teoria come quella proposta da un sito ungherese: «sembra che Imane Khelif sia stata ufficialmente dichiarata donna solo nel 2018, giusto in tempo per l’inizio della sua carriera di pugile». Il sito ungherese si basa esclusivamente sul torneo internazionale di New Delhi del 2018, senza contare che l’atleta doveva percorrere tutta una serie di livelli per arrivarci.

In un articolo del 4 marzo 2024 del sito algerino Bola.dz (il dominio algerino è .dz) Imane fece parte del Club Sportivo di Boxe della Protezione Civile dello stato di Tiaret nel 2016, ben due anni prima del documento. In un’intervista al Club, si vede mostrato un “diploma” del Ministero della Gioventù e dello Sport assegnato a Imane Khelif nel maggio 2018.

In un’altra intervista su Youtube al Club viene citata una vittoria ai campionati nazionali nel 2016 dall’esordiente Khelif. In una foto pubblicata il 19 marzo 2016 in una vecchia pagina Facebook del Club, c’è un articolo di giornale dell’epoca sul campionato nazionale di box femminile.

Nella scheda in basso all’articolo vengono elencate le atlete che hanno vinto una medaglia nelle rispettive categorie di peso. Nella categoria Junior 51kg leggiamo il nome “Khlifi Imen”, che potrebbe risultare una traduzione in francese dall’arabo del nome di Imane Khelif. Nell’intervista di Tiaret News vengono mostrati diversi diplomi con lo stesso nome Imane ma con versioni diverse della traduzione in francese del nome arabo scritte a mano: Khelfi e Khalif.

Conclusioni

Quello mostrato nel video dal padre di Imane Khelif non è il certificato di nascita, ma il libretto di famiglia. Quest’ultimo può essere rilasciato più volte, come ad esempio richiedendo un duplicato in caso di smarrimento, ma per ottenerlo bisogna presentare tutti i certificati di nascita del nucleo familiare. Non risulta che Imane sia stata fatta passare per donna grazie a quel documento per partecipare ai mondiali del 2018, in quanto già nel 2016 gareggiava nei campionati femminili in Algeria.

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