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La frase del fisico Pasini sul cambiamento climatico scompare nel servizio Rai. L’esperto: «Taglietto strategico»

pasini antonello tg1
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Antonello Pasini ha descritto la «presenza persistente degli anticicloni africani» come una conseguenza del cambiamento climatico, ma la sua frase è scomparsa dal servizio andato in onda sul Tg1 delle 13.30

È polemica sul servizio del Tg1 che racconta l’ondata di maltempo che in questi giorni sta colpendo diverse zone dell’Italia. Il servizio è andato in onda nell’edizione delle 13.30 del 28 agosto e include anche un intervento di Antonello Pasini, fisico del clima. Ed è proprio quest’ultimo, all’indomani della messa in onda, a denunciare la presenza di un «taglietto strategico» in cui viene eliminata la connessione tra gli episodi di maltempo e i cambiamenti climatici. La frase pronunciata da Pasini e inviata alla redazione del Tg1 è la seguente: «La presenza persistente degli anticicloni africani, impronta digitale del cambiamento climatico nel Mediterraneo, ha caricato la nostra atmosfera di una grande quantità di energia». Peccato che nella versione andata in onda durante il telegiornale non ci sia traccia dell’inciso in cui si parla del ruolo della crisi climatica.

La denuncia social

L’episodio è stato denunciato sui social dallo stesso Pasini, che raggiunto telefonicamente da Open aggiunge: «È successo altre volte in passato, ma questa volta mi è sembrata un’operazione chirurgica». Il fisico del Cnr racconta anche di essere stato ricontattato dalla redazione del Tg1, che «ha addotto alcune motivazioni relative a quel taglio che non mi sono sembrate del tutto comprensibili». Sulla vicenda sono entrate a gamba tesa anche alcune associazioni ambientaliste, con Greenpeace e Extinction Rebellion Italia che hanno ricondiviso la denuncia social di Antonello Pasini e accusano la Rai di «censura climatica».

La relazione tra maltempo e crisi climatica

Legare i singoli eventi meteorologici ai cambiamenti del clima è un’impresa più difficile di quanto si potrebbe pensare. Esiste una branca della climatologia, la cosiddetta «scienza dell’attribuzione», che da una ventina d’anni si occupa di indagare i rapporti tra il cambiamento climatico e i singoli eventi meteorologici estremi. Per arrivare a determinare con certezza che un’alluvione o un tornado siano conseguenza diretta della crisi climatica può essere necessario anche molto tempo. È anche vero, però, che oggi non esistono più dubbi sul fatto che i cambiamenti climatici e il surriscaldamento del pianeta rendano gli eventi meteo estremi sempre più frequenti. Questa situazione è particolarmente evidente in Italia, che si trova in un cosiddetto «hotspot climatico», ossia un’area geografica dove l’aumento delle temperature corre più veloce della media e provoca impatti ancora più forti sugli ecosistemi e sulla popolazione.

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