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Genitori contro il calendario scolastico, parte la petizione: «Troppo vacanze estive sono dannose per le famiglie e per l’apprendimento»

15 Settembre 2024 - 11:40 Ugo Milano
Secondo le associazioni promotrici bisognerebbe introdurre una pausa durante i quadrimestri e ridurre quella in estate

Un gruppo di associazioni di genitori ha lanciato una petizione per riformare il calendario scolastico. Secondo quanto riportato sulla piattaforma di Change.org, l’attuale organizzazione delle vacanze scolastiche è considerata dannosa sia per l’apprendimento degli studenti sia per l’equilibrio economico delle famiglie. Da qui la proposta, che parte dalla situazione specifica dell’Emilia Romagna, per chiedere una revisione complessiva del calendario, introducendo pause più frequenti durante l’anno e riducendo, invece, la lunga interruzione estiva. Uno dei principali argomenti sollevati dalle associazioni è il cosiddetto learning loss, ovvero la perdita di competenze che tende a verificarsi durante i lunghi periodi di inattività scolastica. Secondo i genitori promotori della petizione, questo fenomeno può avere un impatto significativo sul rendimento futuro degli studenti, contribuendo ad allargare il divario educativo tra i ragazzi provenienti da contesti svantaggiati. Inoltre, sottolineano che i bambini con disabilità o disturbi specifici dell’apprendimento sembrano essere ancor più vulnerabili a questi effetti, rischiando di accumulare difficoltà nel percorso scolastico.

Le proposte dei genitori

Ma le preoccupazioni dei genitori toccano anche aspetti economici. Le famiglie, si legge nella petizione, affrontano una sfida non indifferente nel gestire il lungo periodo di chiusura delle scuole durante l’estate. Con ben 14 settimane di vacanza e solo quattro settimane di ferie previste per un lavoratore medio, l’onere finanziario diventa significativo, comprimendo la capacità di spesa familiare e limitando le opportunità di vacanza. Le associazioni dei genitori propongono quindi tre punti chiave:

  • Flessibilità del calendario scolastico: chiedono di evitare le rigide date di inizio e fine anno scolastico, attualmente fissate al 15 settembre e 6 giugno in Emilia Romagna (le date cambiano a seconda delle regioni, ndr). Un calendario più flessibile, che inizi non oltre la seconda settimana di settembre e si concluda entro la prima settimana di giugno, sarebbe più gestibile sia per le famiglie che per le scuole.
  • Introduzione di una pausa tra i quadrimestri: una pausa intermedia per l’Emilia Romagna, da collocare in coincidenza con il Carnevale, come già avviene in altre regioni del nord Italia. Questa pausa, secondo i promotori, fornirebbe un’opportunità cruciale per il recupero delle energie e migliorerebbe il processo di apprendimento.
  • Calendario basato sulle esigenze didattiche: progettazione del calendario che tenga conto delle necessità di apprendimento. L’introduzione di pause più frequenti permetterebbe agli studenti, specialmente quelli della scuola primaria, di assimilare meglio i contenuti, senza dover affrontare la pressione delle scadenze finali legate agli esami.

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