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Questo video non mostra l’attacco di Hezbollah a Safad in Galilea

27 Settembre 2024 - 14:12 Filippo di Chio
hezbollah safad attacco fc
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Le immagini sono vecchie di almeno 6 settimane, quando erano attribuite all'attacco ucraino a Kursk. Ma la localizzazione non è verificabile

Negli ultimi giorni si sono susseguiti senza soluzione di continuità gli scambi di razzi e missili tra Hezbollah e Israele. In concomitanza con un massiccio attacco da parte della milizia sciita, ha iniziato a circolare sui social il presunto video di un incendio a Safad, cittadina della Galilea. Che sarebbe stato causato dall’impatto di uno dei razzi di Hezbollah, non intercettato dal sistema difensivo Iron Dome. Il video, condiviso anche da una testata italiana, è stato in realtà registrato varie settimane prima.

Per chi ha fretta:

  • Un video viene condiviso online per sostenendo che mostri l’attacco di Hezbollah a Safad, in Israele.
  • La fonte del video, la testata iraniana governativa Al-Alam, ha cancellato il video.
  • Il video circola da prima della data dell’attacco.
  • Da settimane viene attribuito all’attacco ucraino nella regione russa di Kursk.
  • Il video compare per la prima volta nel 2021, in riferimento a un’esplosione di una pompa di benzina nella regione russa di Novosibirsk.

Analisi

Il video compare nel feed di Facebook, pubblicato dal giornale romano Il Futuro Quotidiano. Ecco il testo in descrizione al video, in cui sono forniti dettagli sui fatti:

ULTIM’ORA: Hezbollah risponde ai raid israeliani con missili a media e lunga gittata.
Dal sud del Libano Hezbollah colpisce in modo costante la Galilea settentrionale mettendo a dura prova il sistema difensivo Iron Dome. Diversi missili sono penetrati nell’area di Safad provocando vasti incendi

Il canale iraniano

Sul video è ben visibile un logo, posto in sovrimpressione rispetto alle immagini.

Si tratta della testata iraniana Al-Alam di proprietà dell’Islamic Republic of Iran Broadcasting, l’ente radiotelevisivo pubblico di Teheran che detiene il monopolio dell’emittenza in tutto il Paese. Il video, secondo quanto mostra Google, risulta pubblicato in data martedì 24 settembre 2024 con il titolo «Le porte dell’inferno si aprirono su Haifa». Quel giorno i missili di Hezbollah avevano raggiunto i cieli della città israeliana occidentale.

Il video corrisponde a quello ripubblicato da Il Futuro Quotidiano, come dimostra la presenza in entrambi degli edifici prefabbricati bianchi.

Pur essendo ancora registrato nel motore di ricerca, l’articolo di Al-Alam che riportava il video è stato cancellato dalla testata iraniana. Cliccando sul link, in effetti, ci si trova davanti a un indirizzo Http che presenta il codice Error 404. E la pagina che si carica, oltre agli articoli suggeriti, non mostra altri contenuti.

Safad o Kursk

Il video in realtà, scavando nei social media, risulta utilizzato già varie volte qualche settimana prima. L’8 agosto su X quello stesso video è attribuito a un attacco ucraino nella regione russa di Kursk. Nel posto si legge:

Kursk è a soli 456 chilometri da #Mosca, ben all’interno del raggio d’azione dei missili da crociera tedeschi #Taurus che sono stati dati all’esercito ucraino.

Stanno preparando uno spettacolo pirotecnico sopra il #Cremlino?

Su Instagram le stesse immagini, attribuite sempre all’attacco ucraino nell’area di Kursk, sono pubblicate dall’account Saintjavelin con una descrizione ironica rivolta al presidente russo Vladimir Putin:

Sì, a Kursk è tutto sotto controllo, Presidente Putin. No, non sto mentendo. Sì, sono sicuro.

Il benzinaio di Novosibirsk

Il 7 agosto non è però la primissima volta che il video compare sul web. Addirittura il 15 giugno 2021 il medesimo video compare in riferimento a un’esplosione di una pompa di benzina nella città russa di Novosibirsk. Da lì a raggiungere Kursk bisognerebbe guidare ininterrottamente per due giorni, percorrendo oltre 3mila chilometri. Le stesse immagini sono pubblicate dal Moscow Times e diventano virali su TikTok, per di più in alta definizione.

Conclusioni

Il video in questione non è attribuibile agli scontri tra Israele ed Hezbollah del 23 e 24 settembre, poiché circolava online già da almeno sei settimane prima della escalation in Medio Oriente. La presenza del video sui social media già dal 2021 – per di più in alta definizione – ci porta a escludere con sicurezza che l’esplosione sia relativa agli attacchi ucraini nella regione di Kursk. Il video è relativo a un’esplosione, sempre in Russia ma non legata a conflitti armati, avvenuta tre anni fa in un distributore di benzina.

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