Emily in Paris ora fa litigare Italia e Francia. Macron: «Assurdo vada a Roma». Gualtieri: «Si rassegni, ci sta benissimo»


L’affascinante Emily Cooper ha due pretendenti: Roma e Parigi. Tra l’Eliseo e il Campidoglio se le suonano e se le cantano. In maniera giocosa, ma fino a un certo punto. A essere oggetto di contesa è Emily in Paris, serie tv di enorme successo prodotta da Netflix. Dopo quattro anni all’ombra della Torre Eiffel, il creatore Darren Star ha annunciato che per la quinta stagione Emily farà la spola tra la capitale francese e quella italiana. Notizia che sembra aver punto nell’orgoglio anche il presidente Emmanuel Macron, che con la serie ha un legame per così dire “sentimentale”: «Chiederemo che rimangano a Parigi», ha confessato a Variety. E si sa che per i francesi – Macron in testa – la priorità alla madrepatria quando si tratta di cinema o cultura non è affatto uno scherzo. Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri non ha tardato a rispondergli: «Caro Macron, stai tranquillo, Emily a Roma sta benissimo»
Il sorriso di Macron: «Emily in Paris a Roma non ha senso»
Nel mezzo di tensioni internazionali altissime, il presidente francese si è preso qualche raro minuto per parlare con la rivista di spettacoli della situazione culturale del suo Paese. E in questa rientra anche la serie evento di Netflix: in agosto l’ultima stagione, dopo i primi quattro giorni sulla piattaforma, era stata vista da quasi 20 milioni di utenti. Con un evidente impatto anche sulla Francia, che faceva da sfondo alle vicende della commedia romantica. «Penso che sia positivo per l’immagine della Francia. Emily in Paris è molto positiva in termini di attrattiva per il Paese, un’ottima iniziativa», ha ammesso lo stesso Macron senza nascondere gli evidenti interessi economici. Secondo un sondaggio del Centro nazionale francese della Cinematografia, il 10% dei turisti che hanno visitato la Francia nell’ultimo anno hanno scelto la loro meta prendendo ispirazione dalla serie tv.
E condividere tutto questo con Roma non può che essere uno smacco per i presidente francese: «Ci batteremo con forza. E chiederemo loro di rimanere a Parigi! Emily in Paris a Roma non ha senso». Ma per Macron non sembra tutto riducibile a una questione di danari. Nella quarta stagione della serie è presente un cameo – una breve partecipazione davanti alle telecamere – di sua moglie Brigitte. «Ero molto orgoglioso, e lei era molto felice di farlo. Sono solo pochi minuti, ma credo che sia stato un momento molto bello per lei». Un futuro anche per lui da attore? Macron ci ride su: «Sono molto meno bello di Brigitte».
La risposta di Gualtieri: «Macron, non hai altro di cui preoccuparti?»
Parole che hanno scatenato, a migliaia di chilometri, la reazione di pancia del sindaco di Roma di fronte al tentativo parigino di rubare Emily al Colosseo. «Caro Emmanuel Macron, stai tranquillo: Emily a Roma sta benissimo», ha scritto sui social Roberto Gualtieri. «E poi al cuor non si comanda: facciamo scegliere lei». A chiudere il messaggio un emoji con l’occhiolino: quasi a enfatizzare il tono scherzoso di una frase che, secondo l’Hollywood Reporter, di scherzoso inizialmente aveva poco. Secondo l’edizione romana della rivista, il primo cittadino di Roma sarebbe rimasto visibilmente infastidito dai commenti del presidente francese. «Il presidente Macron non ha forse questioni più urgenti di cui preoccuparsi?», ha detto in un’intervista concessa alla testata. E cita Ucraina, Medio Oriente, l’uragano che ha colpito nelle ultime ore la Florida. Ma anche l’Europa: «Immagino che ci siano alcune altre questioni di stato più importanti di Emily».
Il messaggio è chiaro: pensa alle tue cose, Netflix penserà alle sue. «Mi piacerebbe credere, o almeno sperare, che Macron stesse scherzando», continua piccato Gualtieri. «Dovrebbe sapere che una casa di produzione come Netflix non prende ordini dai capi di Stato, né prende decisioni basate su pressioni politiche». Da qui gli animi si distendono: «Il trasferimento di Emily a Roma è una conferma che la nostra città sta diventando sempre più importante. Netflix sa quello che fa». Poi non si trattiene e torna su Macron. Dice di averci scherzato su con la sindaca di Parigi Anne Hidalgo. E poi – sul presidente francese – finalmente Gualtieri ride: «Forse il signor Macron dovrebbe solo rilassarsi un po’». L’importante, in fondo, è lasciare che Emily vada a Roma. Per dare a Cesare quel che è di Cesare.