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Il nuovo taglio delle tasse per lavoratori, autonomi e pensionati: fino a 627 euro in più annui in busta paga

taglio tasse irpef aliquota 35
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Il governo vuole ridurre il secondo scaglione. Le simulazioni. Il combinato disposto del taglio del cuneo. Chi ci guadagna e chi ci perde fino ai 60 mila euro

Un nuovo taglio delle tasse. Per dipendenti, pensionati e lavoratori autonomi. Concentrato però sulla classe media. Il governo vuole ridurre il secondo scaglione dell’Irpef. Ovvero l’aliquota del 35% che grava sui redditi tra i 28 e i 50 mila euro. Dai 51 in su si passa all’ultimo scaglione, il 43%. E di abbassarlo al 33%. Usando i proventi del concordato preventivo biennale delle Partite Iva, da sottoscrivere entro il 31 ottobre. L’incasso per lo Stato è stato di 1,3 miliardi di euro. Ne servirebbero però 2,5 per coprire il taglio. Nei prossimi giorni il governo presenterà un decreto legge con la riapertura dei termini del concordato fino al 10 dicembre.

Le simulazioni

Il Messaggero pubblica oggi una serie di simulazioni del taglio dell’Irpef. Partendo dall’ipotesi di un taglio di un punto dell’aliquota dal 35 al 34%. E poi verificando l’effetto con il taglio di due punti. Le tabelle prendono in considerazione la differenza tra le tasse versate da un contribuente nel 2024 e quelle che si troverebbero a versare nel 2025. Anche se il vecchio taglio del cuneo a partire da quest’anno si trasformerà in una riduzione dei contributi Inps. Per le retribuzioni tra i 30 e i 35 mila euro la decontribuzione era più favorevole della detrazione. E il taglio di uno o due punti dell’aliquota Irpef, non basterebbe a compensare la perdita subita nel passaggio da un regime all’altro. Ciò premesso, chi ha una retribuzione lorda tra i 30 e i 35 mila euro perderebbe 101 euro annui. E questo succederebbe sia in caso di riduzione di uno che di due punti.

Cosa succede alle aliquote

Con 40 mila euro di retribuzione e il 34% di Irpef si guadagnerebbero 543 euro, con due punti 627 euro. A 60 mila euro di retribuzione un lavoratore dipendente avrebbe un beneficio di 220 euro l’anno. Che diventerebbero a 440 euro in caso di taglio al 33%. Pensionati e autonomi, che non beneficiano del taglio del cuneo fiscale, avrebbero un beneficio da 20 a 220 euro l’anno nella classe dai 30 mila euro in su. Il massimo si toccherebbe a 50 mila euro. Un pensionato, rispetto a un dipendente, si ritrova con un minore reddito fino a 2 mila euro l’anno.

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