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Lorenza Guttadauro: la nipote e avvocata di Matteo Messina Denaro ora lavora al ministero dell’Istruzione

matteo messina denaro nipote lorenza guttadauro ministero pubblica istruzione
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È la figlia di Rosalia, che portava i pizzini del boss ed è stata determinante nella sua cattura

Nella storia della cattura e della morte in carcere di Matteo Messina Denaro la famiglia ha assunto un ruolo fondamentale. La sorella Rosalia Messina Denaro detta Rosetta è stata determinante nell’indagine perché non ha distrutto i pizzini in cui si diceva che il boss era malato di tumore al colon, dando una pista decisiva agli inquirenti. Sua figlia Lorenza Guttadauro invece è stata la prima avvocata incaricata dall’Ultimo dei Corleonesi di difenderlo. Prima, ‘U Siccu aveva deciso di boicottare i suoi processi facendosi difendere solo da avvocati d’ufficio per una forma di protesta nei confronti della giustizia italiana. E forse la stessa sfiducia ha portato Guttadauro a farsi cancellare dall’albo degli avvocati e venire a lavorare a Roma. Più precisamente a viale Trastevere. Dove sorge il ministero della Pubblica Istruzione. E del Merito, secondo il governo Meloni che l’ha affidato a Giuseppe Valditara.

Matteo Messina Denaro e Lorenza Guttadauro

E a proposito di merito, l’Ufficio scolastico regionale per il Lazio dice all’edizione palermitana di Repubblica che l’ormai ex legale «è stata assunta a seguito di rituale concorso». Ed ora è «impiegata presso l’ufficio pensioni di un’articolazione provinciale», chiarisce Anna Paola Sabatini, direttore generale dell’Usr. La madre Rosalia è ancora in carcere. Così come il padre Filippo, considerato il postino più affidabile di Diabolik. Tanto da tenere i contatti con Bernardo Provenzano. Anche il marito di Lorenza, Luca Bellomo, è stato in carcere. Per una rapina al deposito Tnt di Campobello. Durante il processo Guttadauro, che difendeva Bellomo, è stata attaccata dal pubblico ministero. Perché proprio il giorno della rapina lei telefonò a Rosetta perché «sicura di essere intercettata». E le disse che il marito era a casa perché malato.

L’intercettazione e il tesoro del boss

«Ha riposato stanotte… io mi sono alzata tipo, diversi orari… la salute la prima cosa, speriamo…». E, invece, Bellomo era stato fuori tutta la notte, come una telecamera ha documentato. «La condotta dell’avvocato Guttadauro è oggettivamente di favoreggiamento, non punibile solo perché commessa da un familiare, ma potrebbe comunque far scattare profili disciplinari», disse in Aula il pm Agnello. Provocando la rinuncia al mandato da parte di lei. Ma anche se il boss è morto senza pentirsi, la madre Rosalia, che nei pizzini del fratello era chiamata “Fragolone”, conosce i nomi dei complici che custodiscono il tesoro e gli affari di Mmd. Nei pizzini compaiono due personaggi come Parmigiano e Fragolina. Rosalia Messina Denaro ha due figlie: l’altra si chiama Maria. Ma ha anche diverse amiche.

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