La Banca centrale europea taglia i tassi di interesse (e non è un buon segno per l’economia)
Il Consiglio direttivo della Banca Centrale Europea ha deciso oggi di abbassare di 25 punti base i tre tassi di interesse chiave della Bce. In particolare cala il tasso sui depositi – quello attraverso il quale il Consiglio direttivo orienta la politica monetaria. La scelta è basata sulla valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione sottostante e della forza della trasmissione della politica monetaria. Di conseguenza, i tassi di interesse sulle operazioni di deposito, sulle operazioni di rifinanziamento principali e sulle operazioni di rifinanziamento marginale scendono rispettivamente al 3,00%, al 3,15% e al 3,40%, con effetto dal 18 dicembre 2024. Si tratta del quarto taglio del 2024.
Il New York Times e i tempi bui per l’Europa
Nonostante quest’ultima mossa, riporta un’analisi di Eshe Nelson sul New York Times, l’Europa non sta rafforzando la sua economia. Anzi, dovrà affrontare tariffe più elevate nelle esportazioni negli Stati Uniti, imposte nel secondo mandato di Donald Trump. «Gran parte dell’anno passato è stata spesa ad avvertire che l’Europa deve adottare misure drastiche per migliorare la sua competitività, ma non è chiaro da dove arriverà la leadership per apportare i cambiamenti necessari. Ciò aumenta la pressione sulla banca centrale per sostenere l’economia con tassi di interesse più bassi», spiega la testata americana. «Giovedì mattina, la Banca nazionale svizzera ha tagliato i tassi di mezzo punto in più del previsto, poiché la sua valuta, considerata un rifugio in periodi di stress geopolitico, si è rafforzata», aggiunge il quotidiano. La prossima settimana la Federal Reserve dovrebbe tagliare i tassi, mentre la Banca d’Inghilterra dovrebbe mantenerli. Secondo le “staff projections” la crescita si fermerà allo 0,7% nel 2024, (da 0,8% di settembre), a 1,1% nel 2025 (da 1,3%) e dell’1,4% nel 2026 (da 1,5%). La stima sul 2027 è di 1,3%. «I nostri esperti si attendono ora una ripresa economica più lenta di quanto indicato nelle proiezioni di settembre – si legge in una nota della Bce – gli indicatori basati sulle indagini congiunturali segnalano una contrazione nell’attuale trimestre».
(in copertina la presidente della Bce Christine Lagarde. Foto EPA/SZILARD KOSZTICSAK HUNGARY OUT)