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Fabrizio Corona e la sua verità sul caso Chiara Poggi: «A Garlasco in quella villa sulla scena del crimine c’erano quattro persone» – Il video

19 Maggio 2025 - 22:58 Alba Romano
fabrizio corona
fabrizio corona
Secondo l'ex re dei paparazzi che si interessò anche in passato sul caso di Garlasco entro l'estate ci saranno nuovi arresti

«A casa di Chiara Poggi c’erano quattro persone». Ne è convinto Fabrizio Corona che per Falsissimo riporta le sue notizie sull’omicidio di Garlasco. Ricorda quando è andato dalle gemelle Cappa. E ribadisce l’estraneità di Stasi. «Ci sono state tre cose importantissime. Mercoledì sera va in onda Chi l’ha visto dove si vede Stasi che si abbraccia con Stefania Cappa», spiega Corona. Sarebbe la conversazione su cui la ragazza, spinta dagli inquirenti, avrebbe cercato di far parlare il giovane. Da qui poi la spiegazione dell’sms con la frase «abbiamo incastrato Stasi». Poi ricorda il dragaggio del fiume, con l’individuazione del martello. E parla di indagini vecchie fatte molto male. Attacca l’ex procura di Pavia. E poi cita l’articolo di Giallo sull’sms incriminato e lo critica, perché «non contestualizzato, un virgolettato interpretato in questo modo è come se dicesse che le sorelle fossero colpevoli».

Corona e la vecchia conoscenza di Francesco Chiesa Soprani

Corona nella prima parte di Falsissimo ricorda la puntata di Porta a Porta con le domande di Vespa nei confronti della direttrice di Giallo. E ricorda che la storia degli sms lui la conosceva bene, perché stava nel suo materiale d’archivio. Racconta che ha chiamato Vespa parlando dei «virgolettati finti, colpevolizzanti» pubblicati secondo lui dalla rivista. Spiega l’origine di quegli sms, fatti tra uno scambio tra Paola Cappa e Francesco Chiesa Soprani, coinvolto in Vallettopoli, ex agente di Noemi Letizia e teste nel Ruby Ter. Una vecchia conoscenza per Corona che lo contatta. «Quarto Grado ci farebbe 50 puntate», gli spiega Chiesa Soprani. Sorelle «opposte» a detta sua e sono tutti audio fatti dopo che «Sempio ha ricevuto la notifica di indagine». Tra questi Paola, irritata, chiede all’ex amico delucidazioni sul fatto che Le Iene stanno per preparare una puntata su lei e sulla sorella.

Corona e gli audio di Paola Cappa

Corona pubblica due audio tra Paola Cappa e Chiesa Soprani che gli sarebbero stati offerti da lui (e che lui sostiene di non aver comprato). In uno di questi la cugina di Chiara Poggi spiega chiaramente che «non parlerà mai con nessuno. Parlo con te in amicizia così (rivolgendosi a Chiesa Soprani ndr), quindi sei tu che non devi fare lo str****, ad andare a sperperare quello che ti sto dicendo. Ma io ho la coscienza a posto, non parlo con nessuno». Sono audio che hanno valore sì mediatico per Corona, perché si tratta di una della Cappa 18 anni dopo l’omicidio, ma non giudiziario. Poi Corona racconta come le Iene hanno lavorato con il supertestimone, che ha dato impulso alla nuova inchiesta. E perché secondo lui la famiglia di Poggi continua a mantenere una certa linea. «Stasi – spiega – è una persona per bene. Ha risarcito la famiglia Poggi per 850mila euro. Facendo debiti. E se Stasi non è il colpevole la famiglia Poggi glieli deve restituire indietro euro per euro», spiega Corona. Secondo l’ex re dei paparazzi entro l’estate scatteranno numerosi arresti, coinvolgendo anche membri delle forze dell’ordine e alcuni carabinieri. «Se sono andati nel fiume e hanno trovato quello che cercavano il testimone non solo è credibile, ma la procura si muove veloce», spiega Corona. E ribadisce infine che il procuratore di Pavia, Fabio Napoleone, è il Batman della situazione. Una persona per bene, che si muove solo davanti a qualcosa di solido. Infine Corona parla di quattro persone presenti in casa il giorno del delitto. «Ho pensato molto prima di farla questa roba di Garlasco – conclude – ma è il mio lavoro. E io amo il mio lavoro».

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