Torna il self chek-in per affitti brevi e B&b, il Tar del Lazio boccia la circolare del Viminale: «Non è sicura»


In Lazio, per i b&b torna tutto come prima: i giudici del Tribunale amministrativo regionale hanno annullato la circolare con cui il ministero dell’Interno aveva imposto l’obbligo del check-in di persona per gli ospiti di strutture a breve locazione. Una decisione che il Viminale aveva preso anche nel tentativo di gestire l’enorme flusso turistico generato dal Giubileo ma che, secondo il Tar, sarebbe «immotivata». In attesa di nuovi provvedimenti, o di un ricorso al Consiglio di Stato, i gestori dei b&b potranno dunque affidarsi a metodi di riconoscimento a distanza.
Perché il Tar del Lazio ha tolto l’obbligo del check-in di persona
Stando a quanto riporta Repubblica, alla base della sentenza dei giudici del tribunale ci sarebbero tre differenti motivi. In primo luogo, hanno citato l’aggiornamento al Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, in cui si insisteva sulla «riduzione degli adempimenti amministrativi per le imprese» che lavora nel turismo e nell’accoglienza. L’obbligo di un riconoscimento de visu comporterebbe, al contrario, un onere evitabile per i gestori degli appartamenti. In secondo luogo, un check-in compiuto in presenza non esclude la possibilità che l’alloggio venga «comunque utilizzato da soggetti non identificati». Che la registrazione dei documenti degli ospiti avvenga da remoto o da presenza, in poche parole, nulla vieta che in quell’appartamento facciano ingresso altre persone. «Non è neppure specificato per quale ragione strumenti diversi (ad esempio la verifica dell’identità da remoto) non siano sufficienti a raggiungere il medesimo obiettivo», puntualizzano i giudici.
La circolare «generica» del Viminale e le reazioni dei gestori
Da ultimo, nel mirino del Tar del Lazio ci sarebbe la stessa circolare del Viminale. Nel testo, infatti, la misura viene spiegata facendo solo «genericamente riferimento» all’intensificazione degli affitti brevi su tutto il territorio nazionale. Ma senza mai affiancare queste affermazioni «con alcun dato». La circolare, ha spiegato a Repubblica Dario Pileri, portavoce dell’associazione ProLocaTur, era «carente di motivazione perché non spiega come l’identificazione de visu sia migliore». Per ora, dunque, le opzioni saranno aperte e sarà il gestore del b&b a scegliere se accogliere gli ospiti di persona o tramite un semplice sms.