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La 17enne che rischia tre dita dopo un incidente al secondo giorno di stage: «Le hanno affidato un tosaerba senza alcun formazione»

L'incidente è avvenuto lo scorso 4 giugno in un vivaio del modenese. La condanna del ministro Valditara

Era solo il secondo giorno di stage per l’alternanza scuola lavoro quando una 17enne del modenese si è ferita gravemente con un tosaerba, riportando lesioni a tre dita della mano sinistra. L’episodio è avvenuto lo scorso 4 giugno all’interno di un vivaio: la ragazza, per motivi ancora in corso di accertamento, si stava occupando della manutenzione del verde esterno alla struttura quando avrebbe inavvertitamente perso il controllo dello strumento ferendosi gravemente alla mano. La studentessa originaria di Castelfranco Emilia è stata prima soccorsa dai passanti e poi sottoposta ad un delicato intervento nel reparto di chirurgia della mano del Policlinico di Modena, dove è poi rimasta ricoverata per una settimana.

«Violate tutte le normative anti infortunistiche»

La famiglia della 17enne ha immediatamente sporto denuncia per comprendere come mai non vi fosse la necessaria supervisione di un tutor mentre svolgeva l’attività. Il legale della famiglia, Henrich Stove, ha rimarcato: «L’episodio può sottendere gravissime responsabilità anche in considerazione del massimo scrupolo che si deve porre quando si ricevono studenti nell’ambito di percorsi formativi per progetti di alternanza scuola lavoro. Se da un lato gli elementi positivi degli stage sono quelli di avvicinare lo studente al mondo del lavoro, dall’altro è richiesto massimo scrupolo nell’ambito di tutte le normative anti infortunistiche che nel caso di specie ci sembrano essere stati tutti violati». L’avvocato inoltre rimarca che per questo genere di infortuni si aspetta che venga applicata la stessa disciplina del mondo del lavoro: «I ragazzi, essendo studenti, sono sotto le direttive del tutor nell’ambito del progetto, ma soprattutto del datore di lavoro e quindi titolare dell’azienda». Nel caso specifico, secondo il legale «da subito è balzato all’evidenza non solo il fatto che alla ragazza fossero state affidate mansioni assolutamente fuori dai parametri del progetto formativo, ma addirittura le sarebbe stato affidato, senza alcun tipo di esperienza e formazione, una macchina pericolosa, senza nessun affiancamento».  

Il ministro Valditara: «Nessuna tolleranza»

Si è interessato alla vicenda anche il ministro dell’Istruzione Valditara, il quale ha chiamato il Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale per l’Emilia-Romagna, Bruno Di Palma, per apprendere i dettagli dell’incidente. «Qualora ci fossero state da parte dell’impresa inadempienze o violazioni della normativa, il Ministero verificherà gli estremi giuridici per una eventuale costituzione di parte civile. Nessuna tolleranza verso chi non rispetta le regole sulla sicurezza», ha sottolineato il Ministro.

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