Ultime notizie Chiara PoggiDonald TrumpIranMaturità
ESTERIFranciaPornhubWeb

Pornhub e YouPorn riaprono in Francia, il passo indietro di Parigi sulla verifica dell’età dopo la protesta dei siti hard

20 Giugno 2025 - 10:50 Ugo Milano
pornhub marianne divieto
pornhub marianne divieto
Il proprietario della società Aylo, che detiene alcune tra le principali piattaforme pornografiche, ha annunciato la fine dello stop. Per tre settimane i siti in Francia avevano mostrato solo la Marianne, indicando una libertà secondo loro venuta meno

Dopo tre settimane di stop, Pornhub, Youporn e altri tra i principali siti pornografici sono nuovamente visibili in tutta la Francia. Una decisione che Aylo, società che detiene tra le altre anche Redtube, ha preso dopo la riapertura garantita dal governo francese in merito alla verifica dell’età degli utenti.. Lunedì scorso, infatti, il tribunale di Parigi ha sospeso temporaneamente il decreto che imponeva ai siti hard situati nell’Unione europea di verificare a ogni connessione che gli utenti non fossero minorenni. Una norma contro cui, appunto, che Aylo aveva formalmente contestato chiudendo i battenti per tre settimane in segno di protesta. Secondo la legge francese, la società avrebbe dovuto chiedere l’invio di una foto o di un documento d’identità, consentendo agli utenti di dimostrare la maggiore età senza rivelare la propria identità.

La Marianne della libertà e la «pausa di riflessione» per Parigi

Non un vero e proprio passo indietro per Parigi, ma un piccolo momento di riflessione per capire se la norma sia effettivamente compatibile con il diritto europeo e se ci siano «approcci più efficaci». Il governo francese, per ora, non molla la presa e anzi ha annunciato di voler fare ricorso davanti al Consiglio di Stato. Una battaglia legale che potrebbe rivelarsi più dura del previsto, dato che Pornhub – chiudendo in Francia – ha già dimostrato di essere pronta a rinunciare al suo secondo mercato maggiore in tutto il mondo. In nome di quella Marianne, simbolo francese, che nelle ultime settimane le piattaforme hard hanno fatto comparire sui loro siti al posto dei classici video: «La libertà non ha pulsanti di spegnimento».

leggi anche