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Confermato l’ergastolo per Impagnatiello, la sentenza sull’omicidio di Giulia Tramontano incinta al settimo mese. Cade la premeditazione

25 Giugno 2025 - 13:54 Ugo Milano
impagnatiello tramontano omicidio ergastolo
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L'ex barman rimane all'ergastolo, la Corte d'Appello di Milano conferma la sentenza di primo grado. Fallisce il tentativo della difesa di abbassare la pena a 30 anni

Confermato l’ergastolo per Alessandro Impagnatiello. La Corte d’Appello di Milano, dopo due ore di camera di consiglio, ha ribadito la condanna di primo grado per l’omicidio di Giulia Tramontano, la fidanzata incinta di sette mesi che il 32enne condannato all’ergastolo ha massacrato con 37 coltellate nella loro abitazione di Senago nel maggio 2023. I giudici non hanno dunque accolto la richiesta della difesa dell’ex barman di ridurre la pena a 30 anni e di avere accesso a un percorso di giustizia riparativa. Accolta la richiesta della difesa di escludere la premeditazione mentre rimangono confermate le aggravanti di crudeltà e rapporto di convivenza.

La richiesta di giustizia riparativa «per mezzo di una vittima surrogata»

Seduto in prima fila in aula, Alessandro Impagnatiello ha chiesto l’accesso a un programma di giustizia riparativa. Poche file più dietro i genitori di Giulia Tramontano. La legale dell’imputato, Giulia Geradini, ha iniziato il processo d’appello aprendo alla possibilità di un programma «per mezzo di una vittima surrogata». Insomma, anticipando il «no» dei genitori di Giulia a partecipare, l’ex barman porterebbe avanti il suo percorso incontrando una vittima di reati analoghi. L’avvocata dell’uomo, inoltre, vorrebbe abbattere a 30 anni la condanna, chiedendo l’esclusione delle aggravanti della premeditazione e della crudeltà.

La pg: «Nessun vantaggio dal percorso riparativo, lui l’ha aggredita alle spalle»

Di fronte alla richiesta della legale di Impagnatiello, la procuratrice generale di Milano, Maria Pia Gualtieri, ha opposto il suo fermo rifiuto chiedendo alla Corte di confermare la condanna all’ergastolo. «La difesa non offre nessun elemento di fatto da cui poter desumere l’utilità di questo percorso riparatorio, non si vede quale vantaggio potrebbe derivarne», ha detto. Gualtieri ha poi ricordato come il 32enne abbia «sviato le indagini» con una lunga lista di bugie. E come abbia atteso per due ore il ritorno a casa della fidanzata, che si era incontrata con l’amante di lui, e l’abbia colpita «alle spalle senza darle nemmeno il tempo di discutere». Impagnatiello è accusato di omicidio volontario pluriaggravato, procurato aborto e occultamento di cadavere.

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