Allarme caldo, verso regole nazionali su orari, abiti e cassa integrazione automatica: cosa prevede il piano del governo per «l’emergenza climatica»


Il Ministero del Lavoro ha convocato per domani pomeriggio alle ore 17 la riunione decisiva per la sottoscrizione del protocollo quadro sul caldo. L’incontro si terrà nella sede di via Flavia alla presenza della ministra Marina Calderone, insieme ai rappresentanti delle imprese e dei sindacati. Si tratta di un accordo che introduce misure specifiche per contenere i rischi lavorativi legati alle emergenze climatiche negli ambienti di lavoro. Una misura che arriva dopo che già le regioni si erano mosse in ordine sparso. Tra le ultime la regione Lombardia, che da domani 2 luglio ha imposto lo stop per i lavori all’aperto dalle 12.30 alle 16.
Cosa prevede il protocollo: ammortizzatori sociali automatici e nuove regole
Il documento stabilisce un «ampio ed automatico ricorso agli ammortizzatori sociali in tutte le ipotesi di sospensione o riduzione dell’orario di lavoro, anche in caso di lavoro stagionale». Oltre agli strumenti economici, il protocollo introduce supporto per le modifiche dell’orario di lavoro e l’adozione di buone prassi preventive che riguardano diversi ambiti: informazione e formazione, sorveglianza sanitaria, abbigliamento e indumenti specifici, riorganizzazione dei turni di lavoro.
Perché serve il protocollo: i rischi del cambiamento climatico per i lavoratori
Il testo del protocollo evidenzia come «il cambiamento climatico sta seriamente compromettendo la futura sostenibilità ambientale ed economica a livello globale comportando, allo stesso tempo, l’esposizione delle lavoratrici e dei lavoratori ad ulteriori rischi per la salute e la sicurezza». Particolare attenzione viene rivolta ai settori più esposti, sia per attività all’aperto che al chiuso, con l’obiettivo di prevenire infortuni e malattie professionali connessi alle emergenze climatiche.
Come funziona il monitoraggio: bollettini meteo e controlli preventivi
Il protocollo stabilisce che il datore di lavoro deve utilizzare il bollettino ufficiale di previsione disponibile sul sito del ministero della Salute per attivare tempestivamente le misure di prevenzione. Viene inoltre richiesto un «costante monitoraggio preventivo delle condizioni meteorologiche». Non viene indicata una soglia precisa di temperatura, ma viene dato ampio spazio alla valutazione preventiva delle condizioni climatiche avverse.
Cosa cambia nei cantieri: nuove regole per appalti e sicurezza
Per i cantieri edili il protocollo introduce modifiche significative. Quando è previsto un Piano di sicurezza e coordinamento, dovranno essere considerati anche i rischi climatici, prevedendo aree di ristoro adeguate e possibili variazioni dell’inizio dei lavori. Le ditte in appalto dovranno tenere conto delle stagioni, della possibilità di pause, di anticipi e posticipi degli orari, dell’accesso all’ombra e della fornitura di bevande.