Caldo record: quali sono gli effetti delle temperature estreme e quando finirà a luglio


Due turisti sono morti per malori in spiaggia in Sardegna, a Budoni e a San Teodoro dove le temperature hanno superato i 40 gradi. Avevano 75 e 57 anni. Anche un camionista è stato trovato morto all’alba nel suo tir sulla A4 tra Sirmione e Peschiera del Garda in provincia di Brescia. Venerdì 5 luglio ci sarà il bollino rosso in 20 città. E il governo vara un protocollo per il lavoro, mentre nasce un caso sugli incentivi ai rider che circolano anche con il sole rovente. Il Piemonte allarga anche a loro l’ordinanza che vieta il lavoro nelle ore a rischio. Intanto arrivano le tempeste: allerta per i temporali in Lombardia e Toscana. Bufera di vento a Firenze. Rinviato per pioggia il Palio di Siena. Ma quali sono gli effetti del caldo estremo? Che cosa si può fare per combatterlo? E quando finirà?
Gli effetti del caldo estremo
Il Corriere della Sera lo chiede a Giuseppe Pantaleo, ordinario di psicologia sociale all’Università Vita-Salute San Raffaele e direttore dell’UniSR-Social.Lab. Con il caldo record, spiega il professore, «si possono sviluppare stati d’ansia, che non sono propriamente paura bensì incertezza. Ne deriva un atteggiamento generalizzato di chiusura mentale, che comporta meno elasticità e flessibilità. Si tratta di una reazione corretta di fronte a una minaccia. Purtroppo il caldo estremo protratto per diversi giorni non è un problema che possiamo risolvere, quindi l’ansia non trova una soluzione. Il caldo e l’ansia che ne può derivare accentuano una sensazione di perdita di controllo, in cui tutto sembra sfuggirci di mano: le persone intorno a noi, l’ambiente, noi stessi».
L’ansia da caldo colpisce tutti
Sono reazioni, precisa Pantaleo, che si possono sviluppare in tutte le persone, «anche quelle che normalmente sono serene e non inclini allo scontro tendono a diventare più aggressive, intolleranti, litigiose. Si produce uno stato psicologico che tende a richiedere risposte immediate, la nostra mente va alla ricerca di punti fermi. Tutto nasce dall’incertezza di cui parlavo prima: non riusciamo ad avere uno sguardo lungo, si vive un’incapacità (temporanea) di guardare al futuro con ottimismo. I nostri orizzonti sembrano restringersi sempre più».
I consigli dei medici
Per reagire, dice Pantaleo, «seguire i consigli dei medici è molto importante, sia per la salute fisica che per quella mentale. Ci aiuta a ritrovare delle sicurezze in una situazione dove il rischio è quello di entrare in un circolo vizioso: più aumenta l’ansia e più sale la temperatura corporea, perché si innescano stati emotivi che fanno sì che il corpo si attivi a livello emotivo-motivazionale, mobilitando più energie e, dunque, producendo più calore. Una condizione utile quando dobbiamo superare un ostacolo, ma in questo caso inutilmente dannosa. Per quanto riguarda gli anziani o le persone sole, è molto importante combattere l’isolamento sociale, anche semplicemente attraverso i rapporti di buon vicinato».
I giovani
L’ansia da caldo colpisce anche i giovani: «Nelle nuove generazioni è molto forte quella che è stata definita eco-ansia: è diffuso il timore che i cambiamenti climatici potranno solo peggiorare, in assenza di interventi drastici. In conclusione, in tutte le situazioni che abbiamo descritto è importante cercare di tornare a uno stato di serenità mentale, per proiettarsi con fiducia nel futuro». In compenso da domenica arrivano i nubifragi al nord. «L’anticiclone africano sta mollando» dice a Repubblica Guido Guidi, tenente colonnello e meteorologo dell’Aeronautica Militare.
L’esperto di meteo spiega: «Mercoledì abbiamo registrato la temperatura più alta ad Alife, in provincia di Caserta: 39,2 gradi. Abbiamo sfiorato i 40 gradi anche in Toscana, prima del temporale. Molte località hanno oscillato tra i 36 e 38 gradi in Umbria, Lazio, Campania, Puglia, Basilicata, Calabria. L’anticiclone subtropicale sta però perdendo forza. L’aria diventa instabile. Sull’Atlantico c’è una perturbazione che si trova ancora a latitudini alte, ma si sta avvicinando all’Europa occidentale».
La pioggia
La pioggia arriverà «domenica al nord, più verso il nord-est. Il maltempo sarà concentrato ai piedi dei monti in Lombardia, nel levante ligure e nel Triveneto. Lunedì la perturbazione scenderà fino all’Italia centrale. Al sud avremo venti più freschi, ma non ci aspettiamo piogge». Gli eventi meteorologici saranno estremi «perché il contrasto fra l’aria calda attuale e quella fresca in arrivo sarà forte. In questi giorni sta facendo molto caldo. Lo zero termico è salito quasi a 5mila metri di quota, che è davvero tanto. Non abbiamo ancora tirato le somme, ma ci aspettiamo per giugno un’anomalia di 3-4 gradi in più rispetto alla media. Anche temporali con valori non estremi, fra 30 e 50 millimetri di pioggia, potrebbero essere molto localizzati e quindi violenti. Già di norma a luglio, quando piove, non fa mai una pioggerella. Con tutto questo eccesso di calore sarà importante che tutti prestino attenzione ai bollettini meteo».
Dieci gradi in meno
E il refrigerio arriverà: «Al nord ci saranno anche dieci gradi in meno. Il maltempo già arrivato a Parigi ha portato da 37 a 25 gradi. Dopo le perturbazioni di lunedì e martedì entreremo in una fase estiva più equilibrata. Fino alla fine della seconda decade di luglio dovremmo avere aria proveniente dall’atlantico, che terrà lontano l’anticiclone africano». Successivamente tornerà il caldo: «Non riusciamo a vedere oltre con le previsioni. Gli scenari mensili indicano un luglio leggermente più piovoso della media. Poiché a luglio non piove mai, ci aspettiamo qualche precipitazione. Negli ultimi decenni è aumentata la frequenza degli anticicloni africani, ma è presto per anticipare cosa accadrà da fine luglio in poi».