La lite tra la ristoratrice Pro Pal di Napoli e i clienti israeliani in tribunale, il giudice ferma tutto: le accuse di minacce e violenze – Il video
Si chiude con un archiviazione il procedimento aperto nei confronti di Nives Monda, la titolare della trattoria Taverna a Santa Chiara a Napoli, finita al centro delle cronache per una lite avvenuta con due turisti israeliani lo scorso inverno. Lo ha annunciato oggi il suo legale, l’avvocato Domenico Ciruzzi, nel corso di un incontro stampa proprio all’interno del locale dove si era verificato l’episodio. L’esito dell’archiviazione era stato previsto già a pochi giorni dall’accaduto, anche alla luce di alcuni avvenimenti simili.
Il legale: «Non ci sono mai state minacce dirette»
È stata la stessa Procura di Napoli a chiedere ed ottenere l’archiviazione da parte del giudice per le indagini preliminari. «Il pm – ha spiegato Ciruzzi – ha rilevato l’insussistenza di qualsiasi atto violento o minaccioso da parte di Monda. Anzi, sono gli stessi querelanti a dichiarare che non ci sono mai state minacce dirette». A confermare la natura non violenta delle azioni di Nives Monda, ha aggiunto il legale, vi erano anche i video girati dalle stesse vittime, all’interno dei quali non si riscontra alcun comportamento minaccioso dell’attivista pro-pal.
Nessun odio razziale e religioso
Come spiega l’avvocato della donna, è esclusa dell’aggravante dell’odio razziale o religioso, prevista dall’articolo 604 ter del Codice penale. Secondo i magistrati, non si può parlare di istigazione all’odio: «La mia assistita – ha aggiunto Ciruzzi – si è limitata a esprimere un’opinione politica, attribuendo una responsabilità morale ai due turisti in quanto cittadini israeliani rispetto alla morte di bambini palestinesi, in ragione delle operazioni militari poste in essere dal governo di Israele».
Azioni legali contro la gogna mediatica
Ma i legali promettono che la vicenda non si chiuderà qui. Stella Arena, l’altra avvocata di Monda, ha annunciato azioni legali in sede civile prendendo di mira i media che si sono occupati della vicenda: «Citeremo alcuni media per le gravi diffamazioni nei confronti della signora Monda. È stata sottoposta a una vera e propria gogna mediatica. Ora è il momento di ristabilire il diritto».