«Inneggiavano al fascismo», sequestrata la sede di Avanguardia Torino. Le ideologie estremiste e l’ultimo post per Sergio Ramelli


Sequestrata a Torino la sede del movimento “Avanguardia Torino”, un circolo di estrema destra attivo nel capoluogo piemontese e noto con il nome di “Edoras”. Il provvedimento rientra in un’indagine per associazione finalizzata alla propaganda e all’istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa, nonché per la violazione della legge Scelba del 1952, che punisce l’apologia del fascismo. A disporre il sequestro è stata la procura di Torino. L’operazione è stata eseguita dai carabinieri del Ros su ordine di un giudice per le indagini preliminari.
Il sequestro dei locali
Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, nel corso del 2024 nella sede del movimento sarebbero stati organizzati numerosi eventi musicali e culturali a cui avrebbero partecipato militanti italiani e stranieri. In quelle occasioni, si legge nelle carte, sarebbero emersi «elementi di esaltazione dei principi e dei metodi del fascismo e delle sue finalità antidemocratiche», oltre che «idee razziste e discriminatorie». La decisione di sequestrare i locali nasce anche dalla volontà da parte della procura, di interrompere l’uso degli spazi per attività ritenute pericolose e per prevenirne di nuove. Il circolo Edoras, già noto negli ambienti della destra radicale, è stato descritto dagli investigatori come un vero e proprio punto di riferimento per la diffusione di ideologie estremiste, non solo a livello locale. Al momento, alcuni nomi sono stati iscritti nel registro degli indagati.
L’ultimo post per Sergio Ramelli
Sul profilo Instagram, il movimento rende nota l’ultima attività svolta nella notte tra il 6 e il 7 luglio: l’affissione di striscioni e manifesti per le vie di Torino per commemorare il compleanno di Sergio Ramelli, il 18enne militante nel Fronte della Gioventù, morto il 29 aprile 1975 a seguito dell’aggressione da parte di alcuni militanti della sinistra extraparlamentare. Il gruppo, che nella sua biografia di Instagram si definisce «Nazionalista, Identitario e Rivoluzionario», scrive all’interno del post: «Nel tuo nome la nostra lotta. Oggi sarebbe stato il compleanno di Sergio, e noi abbiamo voluto rendere nuovamente omaggio al suo sacrificio per l’Idea, tappezzando Torino di manifesti e striscioni in sua memoria. Sergio Presente».