Il latino alle scuole medie, la Bibbia alle elementari ed “educazione del cuore”: arriva il testo definitivo delle Indicazioni nazionali. Valditara: «Svolta culturale»


Il ritorno (facoltativo) del latino alle medie, la Bibbia come lettura consigliata, le poesie a memoria: ora è ufficiale. Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha concluso l’iter per le nuove Indicazioni nazionali per la scuola dell’infanzia, le elementari e le medie, e ne ha diffuso il testo definitivo. Ora la palla passa al Consiglio di Stato per il relativo parere. «Le nuove Indicazioni nazionali per il primo ciclo rappresentano una svolta culturale importante per una formazione di sempre maggiore qualità, all’insegna di un modello di scuola centrata sulla persona dello studente e sui valori costituzionali», dichiara il ministro Giuseppe Valditara. «Una scuola capace di coniugare la storia e la cultura del nostro passato con l’innovazione», aggiunge.
Cosa c’è nelle nuove indicazioni nazionali
Fanno discutere da mesi le linee guida nazionali di Valditara. Inizialmente per le letture indicate e considerate bizzarre per un documento istituzionale sulla scuola, come Harry Potter e la Bibbia. Poi per la virata italocentrica dello studio della storia alle elementari e, soprattutto per alcune frasi presenti nel testo, come: «Solo l’Occidente conosce la Storia», intesa come capacità storiografica. Tra le altre novità presenti nel testo vi è anche un richiamo all’educazione affettiva: «Qualcosa di più dell’alfabetizzazione emozionale che alleni bambine e bambini a capirsi nella complementarietà delle rispettive differenze. La scuola deve avviare un profondo lavoro educativo e preventivo: un’educazione del cuore che crei occasioni didattiche di esperienza di sentimenti basilari come la fiducia, l’empatia, la tenerezza e l’incanto», si legge nel documento. C’è grande attesa ora per il parere del Consiglio di Stato sul testo del ministero. Nelle scorse settimane, il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione aveva dato il via libera al documento, sebbene con qualche voto contrario e innescando un acceso dibattito sindacale.