Orio al Serio, l’allarme dei sindacati dopo la morte di Andrea Russo: «Tragedia sfiorata già 2 mesi fa, troppo facile raggiungere la pista dell’aeroporto»


L’incidente avvenuto questa mattina, martedì 8 luglio, all’aeroporto di Orio al Serio, dove un uomo ha perso la vita finendo sotto il motore di un aereo in fase di rullaggio, ha riacceso i riflettori sulla sicurezza dello scalo bergamasco. Il tragico episodio, ancora oggetto di indagine da parte della magistratura, ha sollevato interrogativi profondi sulle misure di controllo e accesso nelle aree sensibili dell’aeroporto, già oggetto di preoccupazione da parte dei sindacati. Le associazioni hanno infatti segnalato come, già due mesi fa, un uomo fosse riuscito a raggiungere la pista bypassando i sistemi di sicurezza.
La denuncia dei sindacati: «I precedenti allarmi sono stati ignorati»
Non si tratterebbe dunque del primo episodio preoccupante: quasi due mesi fa, un uomo era stato trovato nascosto all’interno del carrello di un aereo, dopo aver presumibilmente scavalcato la recinzione dell’aeroporto. A raccontarlo è Pasquale Salvatore, segretario della Fit Cisl di Bergamo, che rappresenta i lavoratori dei trasporti dell’ambiente e dei servizi. Secondo quanto riferisce all’Ansa, già un mese e mezzo fa Salvatore aveva scritto a prefetto e gestore aeroportuale per segnalare i rischi e proporre l’istituzione di un osservatorio permanente sulla sicurezza. «Purtroppo quella proposta non è mai decollata», commenta Salvatore, aggiungendo che oggi «siamo tutti a capo chino», in attesa che le indagini chiariscano cosa sia successo e, soprattutto, come sia stato possibile che qualcuno si trovasse sotto il motore di un velivolo pronto al decollo.
La Cub Trasporti: «Più sicurezza per tutti»
Anche un altro sindacato, la Cub Trasporti, ha preso posizione, chiedendo a gran voce «sicurezza per tutti» e denunciando una gestione precaria del personale all’interno dell’aeroporto. «Gli aeroporti italiani, e in questo caso Orio al Serio, pretendono di garantire la sicurezza affidandosi a personale part-time, turnisti, cooperative e contratti a chiamata», ha affermato l’associazione. Una scelta che, secondo la Cub, non è compatibile con i livelli di traffico aereo e con le responsabilità che ricadono sugli operatori. Il sindacato ha quindi lanciato un appello a tutte le sigle presenti nello scalo per costruire una mobilitazione unitaria a tutela sia dei dipendenti che dei passeggeri.
I problemi nella gestione degli imbarchi
Un ulteriore elemento critico evidenziato dal sindacato riguarda le modalità di imbarco. A differenza di altri scali, dove i passeggeri vengono accompagnati agli aerei tramite bus o tunnel, a Orio al Serio spesso ci si muove a piedi sulla pista. Una procedura che, sebbene efficace dal punto di vista logistico, potrebbe contribuire ad abbassare il livello di attenzione e aumentare i rischi, soprattutto in contesti dove il personale è ridotto o poco formato.
Il supporto psicologico per i testimoni dell’accaduto
A esprimere dolore e vicinanza ai familiari della vittima è stato anche il presidente di Sacbo, la società per l’aeroporto civile di Bergamo Orio al Serio che gestisce lo scalo di Orio al Serio. «Il drammatico evento di oggi ha sconvolto tutta la comunità aeroportuale», ha dichiarato, precisando che ai testimoni dell’accaduto è stato offerto un servizio di supporto psicologico. «Esprimo, anzitutto, il mio personale cordoglio e quello della società ai familiari della vittima, a cui siamo vicini in questo terribile momento», ha aggiunto, sottolineando l’impegno nell’assistenza immediata a passeggeri, equipaggio e lavoratori presenti sulla scena. La società ha confermato la piena collaborazione con l’autorità giudiziaria per fare piena luce sulla dinamica dell’accaduto e ha attivato tutte le procedure di emergenza previste, inclusi i servizi di assistenza psicologica al personale coinvolto.
Chi era Andrea Russo, l’uomo morto nella tragedia
È di poche ore fa la notizia che identifica la vittima dell’incidente. Si tratta di Andrea Russo, un uomo che non risulta essere né un passeggero né un dipendente aeroportuale. Russo avrebbe lasciato la propria auto all’esterno dello scalo e sarebbe riuscito ad accedere all’area operativa dell’aeroporto passando da una porta di servizio nella zona della consegna bagagli. Da lì, si sarebbe avvicinato alla pista, fino a raggiungere un Airbus A319 della compagnia spagnola Volotea in fase di rullaggio verso il decollo per un volo diretto a Asturias, in Spagna, previsto per le 10:20. Le circostanze del suo ingresso e i motivi del gesto restano ancora da chiarire.