Morto risucchiato dal motore dell’aereo, parla il testimone: «Così è riuscito a scappare agli steward». I dubbi sul suicidio


Sarebbe scappato dagli steward, l’uomo di 35 anni che questa mattina, martedì 8 luglio, è morto risucchiato dal motore di un aereo all’aeroporto di Bergamo Orio al Serio. Lo racconta un testimone intervistato da Ansa, che poco prima del tragico evento avrebbe visto l’uomo superare il blocco degli stewart e dirigersi verso il motore del velivolo. Interpellato dai giornalisti, il testimone, ha detto di non aver capito se si sia trattato di un atto volontario.
Il testimone: «All’inizio si era buttato contro le protezioni»
«Abbiamo visto questo signore scappare dagli steward – ha raccontato uno dei testimoni – All’inizio si è buttato contro i carter, le protezioni del motore destro dell’aereo, per poi fare il giro e o buttarsi oppure venire risucchiato dal girante del motore di sinistra: quindi è successo quello che è successo», ha raccontato all’Ansa il testimone.
I dubbi sul suicidio
«Cercavamo di salire le scale e abbiamo visto tutto» ha raccontato l’uomo. Quando i cronisti gli hanno domandato se secondo lui si sia trattato di un gesto volontario, ha risposto laconico «non so capirlo». L’uomo, insieme agli altri passeggeri, è poi rimasto sull’aereo mentre arrivavano vigili del fuoco e polizia. Cinquanta interminabili minuti in cui ai viaggiatori è stato spiegato cosa stesse succedendo e come mai il loro volo fosse stato cancellato. Una volta ritornati a terra, «abbiamo preso i bagagli e ora siamo qua», ha concluso l’uomo, ancora scosso.