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La battaglia di Ilona Staller per riavere il vitalizio: «Chiedo 10 milioni di risarcimento, donerò i soldi agli ospedali»

10 Luglio 2025 - 17:18 Ugo Milano
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L'ex pornodiva è tra gli oltre mille ex parlamentari che protestano contro il taglio dell'assegno a vita

C’è anche Ilona Staller, l’ex pornostar nota con il nome d’arte di Cicciolina, tra gli oltre mille ex parlamentari che hanno protestato contro il taglio dei vitalizi. In questi giorni, il collegio d’appello della Camera dei Deputati si pronuncerà sui ricorsi di chi chiede il ripristino dell’assegno originario. Tra i nomi più conosciuti figurano l’ex ministro Claudio Scajola, gli ex sindaci di Napoli Antonio Bassolino e Rosa Russo Iervolino, il leader del movimento studentesco del ’68 Mario Capanna, l’ex giornalista Paolo Guzzanti e, appunto, anche Ilona Staller.

L’ingresso in politica con Pannella

L’ex pornostar è stata deputata tra il 1987 e il 1992, eletta nelle fila del Partito Radicale. E proprio contando sul vitalizio a vita aveva contratto un mutuo per comprare casa. Quando fu eletta in Parlamento, dove si presentava rigorosamente con una coroncina di fiori in testa, alternava la carriera da pornodiva ai lavori in aula e nelle commissioni. A convincerla a scendere in politica fu Marco Pannella, leader dei Radicali, che Staller descriverà poi come «un grande uomo, a cui la politica avrebbe dovuto dare più spazio».

La richiesta di risarcimento da 10 milioni di euro

Dopo il taglio drastico ai vitalizi voluto nel 2018 dal primo governo Conte, ora Cicciolina chiede un maxi-risarcimento da 10 milioni di euro, che dice di voler devolvere in beneficenza. «Si tratta di una questione delicata, preferisco che a rappresentarla sia il mio avvocato», dice l’ex pornostar. Ed è proprio il suo legale di fiducia, Luca Di Carlo, a precisare che l’ex deputata chiede «alla Camera e ai responsabili del taglio dei vitalizi 10 milioni di euro di risarcimento dei danni, per violazione della tutela dell’affidamento». Queste somme, precisa l’avvocato, «verranno devolute in beneficenza agli ospedali».

Foto copertina: EPA/Juan Gonzalez

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