L’assessore piemontese e i figli nel circolo neofascista: «Sono ragazzi, hanno 20 e 18 anni»


Gian Luca Vignale ha iniziato la militanza politica nel Fronte della Gioventù. Ora è stato eletto consigliere regionale nella Lista Cirio che rappresenta il governatore del Piemonte e assessore. I suoi figli, Carlo e Matteo, 20 e 18 anni, sono nell’inchiesta su Avanguardia Torino e sul suo circolo. Carlo è indgato, Matteo no. Entrambi frequentavano il circolo. «I miei colleghi in Consiglio regionale hanno dimostrato un atteggiamento diverso, di maggiore sensibilità», dice parlando dell’inchiesta con l’edizione torinese del Corriere della Sera.
Per gli avvocati dei 17 militanti indagati, che «respingono con fermezza ogni accusa priva di fondamento che, allo stato, appare sorretta più da suggestioni che da elementi giuridicamente rilevanti», si è trattato della libera espressione «del diritto di manifestazione del pensiero, costituzionalmente garantito». Per Vignale la questione va anche oltre: «Qui stiamo parlando di due ragazzi di 18 e 20 anni. E sono i miei figli», conclude.