Il contrattacco atomico di Francia e Regno Unito: come funziona l’ombrello nucleare europeo


La Francia e il Regno Unito sono pronti a coordinare la loro deterrenza nucleare. Per proteggere l’Europa da qualsiasi «minaccia estrema». L’annuncio di Parigi e Londra è arrivato il 9 luglio nella cosiddetta Dichiarazione di Northwood. E si tratta di un’evoluzione importante della dottrina nel contesto del deterioramento. In occasione della visita di Stato di Emmanuel Macron nel Regno Unito, il presidente francese e il primo ministro britannico Keir Starmer hanno firmato una nuova dichiarazione che «afferma per la prima volta che i mezzi di deterrenza dei due paesi sono indipendenti ma possono essere coordinati». E che non esiste alcuna minaccia estrema per l’Europa che «non richiederebbe una risposta da parte dei due paesi», hanno indicato il ministero della Difesa britannico e l’Eliseo.
L’ombrello nucleare europeo
Sono trent’anni, dalla dichiarazione congiunta detta “Chequers” del 1995, che il Regno Unito e la Francia – uniche potenze nucleari dell’Europa occidentale – non modificavano il principio che disciplina la loro cooperazione in materia di deterrenza. Ma che tipo di accordo è stato raggiunto tra Starmer e Macron? Parigi e Londra decidono di estendere la loro protezione nucleare all’intera Europa. E quindi un eventuale attacco atomico contro un paese europeo scatenerebbe una uguale reazione da parte di francesi e britannici. L’annuncio, spiega il Corriere della Sera, fa seguito agli appelli, soprattutto da parte della Germania, perché Londra e Parigi, le uniche potenze atomiche europee, offrano una maggiore protezione nucleare agli alleati sul Continente, a fronte di un crescente disimpegno americano e una rinnovata minaccia russa.
La Dichiarazione di Northwood
I due arsenali atomici restano però indipendenti sul piano operativo. Ma i due paesi lavoreranno su una serie di procedure a partire da un gruppo di supervisione nucleare per coordinare un possibile contrattacco atomico. La Francia oggi possiede 290 testate atomiche, il Regno Unito 225. Quello di Parigi è fatto di missili da lanciare dall’aria e dal mare. Quello di Londra si trova su sottomarini Trident. Uno di questi sempre in navigazione su una rotta segreta e con ordini predisposti: questo vuol dire che se anche la Gran Bretagna venisse distrutta da un bombardamento nucleare, il colpo di risposta partirebbe comunque dalle profondità del mare.
L’escalation e la deterrenza
L’introduzione del patto vuole fermare la possibile escalation e fungere da deterrenza. Ma i due paesi si espongono così al rischio di una rappresaglia atomica per difendere un alleato. Londra e Parigi hanno anche aggiornato il trattato di Lancaster House, firmato nel 2010, che impegnava i due Paesi alla cooperazione militare senza precedenti, inclusa la condivisione delle portaerei e la creazione di una forza di spedizione congiunta. La forza di intervento rapido sarà portata a 50 mila soldati. E impiegata per la difesa dell’Europa. Francia e Gran Bretagna svilupperanno anche una nuova generazione di missili Storm Shadow, del tipo che sono stati forniti all’Ucraina.