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Trump può smantellare il Dipartimento dell’Istruzione, il via libera della Corte Suprema: «Autorizzati i licenziamenti di massa»

15 Luglio 2025 - 00:03 Ugo Milano
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I giudici hanno sospeso la decisione di un tribunale inferiore che aveva bloccato i tagli del presidente americano

La Corte Suprema degli Stati Uniti ha autorizzato l’amministrazione Trump a procedere con lo smantellamento del Dipartimento dell’Istruzione. L’ordine dei giudici, emesso lunedì 14 luglio, sospende la decisione di un tribunale inferiore che aveva bloccato i licenziamenti del presidente americano sostenendo che il dipartimento non sarebbe stato in grado di continuare a svolgere le proprie funzioni con uno staff decimato. Si tratta di una significativa vittoria per Donald Trump, che può così procedere con il taglio di 1.300 dipendenti. La giudice Sonia Sotomayor, decana dell’ala progressista della Corte Suprema, ha criticato duramente la decisione presa dai suoi colleghi, definendola «indifendibile» per aver consentito al tycoon di smantellare un’agenzia che, secondo la legge, può essere eliminata soltanto dal Congresso. «La maggioranza è o deliberatamente cieca rispetto alle conseguenze della sua scelta, oppure ingenua. In entrambi i casi, rappresenta una seria minaccia alla separazione dei poteri prevista dalla nostra Costituzione», ha detto Sotomayor, citata da Cnn.

L’iter per smantellare il Dipartimento dell’Istruzione

Lo scorso 20 marzo, il presidente Usa aveva firmato un ordine esecutivo con cui incaricava la Segretaria dell’Istruzione, Linda McMahon, di avviare la chiusura del Dipartimento che gestisce i prestiti universitari, monitora i risultati scolastici e fa rispettare le leggi sui diritti civili nelle scuole. «Lo chiuderemo, e lo faremo il più rapidamente possibile», aveva dichiarato Trump. Pochi giorni dopo la firma, la federazione americana degli insegnanti (American Federation of Teachers) e 21 procuratori generali – ricorda il New York Times – avevano presentato ricorso presso un tribunale federale in Massachusetts, chiedendo la sospensione dell’ordine esecutivo e l’annullamento dei licenziamenti.

Il 22 maggio, il giudice Myong J. Joun aveva ordinato il reintegro dei dipendenti, affermando che solo il Congresso ha il potere di sopprimere un’agenzia federale. Tale decisione è stata poi confermata, il 4 giugno, dalla Corte d’Appello. Due giorni dopo, l’amministrazione ha presentato un ricorso d’urgenza alla Corte Suprema, sostenendo che il giudice Joun aveva «ostacolato l’autorità dell’esecutivo nella gestione del Dipartimento dell’Istruzione». Oggi, lunedì 14 luglio, la pronuncia dei saggi. Un successo per Trump, che tiene così fede a una promessa che aveva fatto al movimento Maga (Make America great again) fin dal suo primo mandato.

Foto copertina: ANSA / EPA/SHAWN THEW | Il presidente degli Stati Uniti firma la sua “Big Beautiful Bill”, luglio 2025

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