Ultime notizie DaziDonald TrumpGazaJannik SinnerUcraina
ATTUALITÀChiara PoggiDelitto di GarlascoDnaInchiesteOmicidi

Garlasco, il Dna di Ignoto 3 è «univoco e indica con certezza una sola persona». Si cerca anche tra i compagni di scuola di Andrea Sempio

16 Luglio 2025 - 17:17 Ugo Milano
ignoto 3 garlasco
ignoto 3 garlasco
Il profilo genetico completo trovato sul corpo di Chiara Poggi potrebbe essere la chiave per riscrivere l’inchiesta. Si indaga sia sulla cerchia di amici del neo indagato che sull’ipotesi contaminazione

Ignoto 3 non ha ancora un nome, ma la procura di Pavia e i carabinieri di Milano sono al lavoro per identificare l’uomo dietro al Dna ritrovato nella cavità orale di Chiara Poggi. Secondo quanto riporta il Corriere della Sera quello di Ignoto 3 è un profilo completo e univoco che, se confermato, potrebbe diventare la chiave per riaprire il giallo che ha portato alla condanna di Alberto Stasi. Le indagini sembrano concentrarsi su Andrea Sempio e la sua cerchia di contatti. Gli investigatori stanno scavando nella rete di relazioni dell’allora 19enne, a partire dai registri scolastici dell’istituto Ipsia Calvi di Sannazzaro de’ Burgondi, dove Sempio si era appena diplomato nel 2007. Ex compagni di classe, professori e conoscenti saranno ascoltati per ricostruire ambienti, luoghi frequentati e legami sociali. Nel frattempo prosegue l’analisi del materiale trovato nella casa di Sempio: migliaia di fogli e appunti scritti a mano che potrebbero aiutare a inquadrare meglio la sua rete di contatti. Parallelamente si riapre anche il fascicolo sul suicidio di Michele Bertani, amico di Sempio, che potrebbe portare a esplorare una serie di episodi di suicidio tra giovani dell’epoca, finora mai collegati.

La pista della contaminazione e il ruolo degli operatori

Ma c’è anche un’altra ipotesi sul tavolo: che Ignoto 3 non sia il Dna di una persona coinvolta nell’omicidio, bensì il frutto di una contaminazione. In questa direzione si sta verificando se possa appartenere a personale medico, tecnici, investigatori o operatori funebri che hanno avuto accesso al corpo o ai campioni durante le prime fasi dell’indagine. Il prelievo del tampone orale risale infatti al 16 agosto 2007, giorno dell’autopsia. L’elenco di chi ha partecipato al sopralluogo o agli esami verrà passato al setaccio, e tutti saranno invitati a fornire un campione di Dna per confronto. Tra i possibili testimoni c’è anche l’ex generale del Ris di Parma Luciano Garofano, oggi consulente della difesa di Sempio, che ha parlato pubblicamente di una possibile contaminazione dovuta all’uso di una garza non sterile.

Il profilo genetico è univoco: potrebbe inchiodare il vero colpevole

Gli ultimi rilievi della perita Denise Albani sono chiari: uno dei campioni analizzati contiene un Dna completo, non solo la linea maschile (Y), ma anche quella nucleare, che comprende i tratti ereditari materni, appartenente a una sola persona. «Un profilo univoco che indica con certezza una sola persona. Quindi rintracciabile oltre ogni ragionevole dubbio», dichiarano gli avvocati di Alberto Stasi, Giada Bocellari e Antonio De Rensis.

leggi anche