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Israele bombarda Damasco e il sud della Siria: «I colpi più pesanti sono partiti». L’Ue in allarme: «Si attui l’accordo di tregua» – Il video

16 Luglio 2025 - 15:30 Ugo Milano
damasco israele siria
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L'attacco sulla capitale ripreso in diretta da una live di Al Jazeera. Tel Aviv rafforza il controllo del confine

L’esercito israeliano ha bombardato il quartier generale dell’esercito siriano a Damasco e la città di Sweida, nel sud della Siria, dove da ieri sono state schierate alcune truppe governative. «I colpi più pesanti sono partiti», ha detto Israel Katz, ministro della Difesa dello Stato ebraico, pubblicando un video dell’attacco israeliano nel centro di Damasco, ripreso in diretta dalla tv di Al Jazeera. Martedì 15 luglio, nel sud della Siria, è scoppiato un conflitto armato rapido tra gruppi beduini sunniti e la comunità drusa, una minoranza religiosa di origine musulmana sciita, che ha mietuto circa cento le vittime. Per contenere gli scontri, il nuovo autoproclamato presidente Ahmed al-Sharaa – noto come al-Jolani – ha inviato l’esercito nella zona coinvolta, non lontana dal confine con Israele.

Israele rafforza il controllo dei confini

Nelle scorse ore, lo Stato ebraico aveva promesso di intensificare gli attacchi contro la Siria qualora le forze governative non si fossero ritirate dal sud del Paese. In seguito ai raid di oggi, il governo di Tel Aviv ha dichiarato che rafforzerà i presidi militari nell’area del confine siriano. Secondo l’Idf, decine di siriani avrebbero tentato di entrare in Israele, nei pressi della città drusa siriana di Hader. Le truppe e gli agenti della polizia di frontiera, fa sapere sempre l’Idf, stanno lavorando per prevenire le infiltrazioni e disperderle. Contemporaneamente, i civili drusi provenienti dal lato israeliano del confine hanno violato la barriera nei pressi della città drusa di Majdal Shams e sono entrati in Siria.

L’Ue in allarme

A commentare i recente sviluppi su ciò che accade a Sweida è anche l’Unione europea, che si dice «allarmata» dalla situazione, «condanna fermamente le violenze segnalate contro i civili» ed «esorta tutte le parti a dare immediata attuazione all’accordo di cessate il fuoco raggiunto ieri, a proteggere i civili senza distinzioni e a porre fine all’incitamento all’odio e al discorso settario». In una nota, l’Ue si dice anche «pronta a fornire assistenza».