Ultime notizie DaziDonald TrumpGazaJannik SinnerUcraina
ATTUALITÀConflitto di interessiCorruzioneFuorisedeGiovaniInchiesteLombardiaMilanoSpeculazioneUniversità

Milano bloccata dalle inchieste, ci rimettono i giovani fuorisede: saltano tre studentati

17 Luglio 2025 - 16:23 Ugo Milano
inchiesta urbanistica milano studentati universita
inchiesta urbanistica milano studentati universita
La Redo sgr aveva comunicato già ad aprile la rinuncia ai tre progetti per i «ritardi» e le «mancate deroghe». Il minister o ne ha preso atto il 15 luglio

Gli studentati di Rogoredo, Greco Breda e San Leonardo – sparsi tra la periferia ovest ed est di Milano – avrebbero dovuto ospitare 1.530 fuorisede, offrendo loro un alloggio e un letto su cui riposare. I render erano già pronti da mesi, e inserivano i nuovi palazzoni in un’area verde da far invidia a chi vive annegato nello smog cittadino. Ma sono proprio gli universitari i primi a pagare lo scotto per la paralisi del comune di Milano in seguito già alle prime indagini della maxi inchiesta sull’urbanistica, che ha portato la procura a chiedere gli arresti in carcere o ai domiciliari per alcuni degli oltre 20 indagati, tra cui compare il sindaco Beppe Sala. Affidate a Redo Sgr, gestore di fondi immobiliari, le strutture non si faranno più. L’azienda aveva infatti comunicato al Ministero dell’Università già nel mese di aprile che non avrebbe portato avanti nessuno dei tre progetti, rinunciando dunque anche al finanziamento che Roma aveva concesso a valere sulle risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza.

La spiegazione di Redo: «Troppi ritardi e deroghe impossibili»

La scelta di «non firmare gli atti d’obbligo» è stata attribuita a due fattori distinti ma connessi tra loro: i ritardi «accumulati nel rilascio dei titoli abilitativi» e le difficoltà nell’attivare le «deroghe urbanistico-amministrative richieste». È abbastanza facile, però, vedere alle spalle di questi ritardi l’ombra dell’inchiesta che minaccia di terremotare Palazzo Marino e la giunta del sindaco Beppe Sala, iscritto nel registro degli indagati e che già da mesi stava bloccando tutta l’attività amministrativa. Lo scorso 15 luglio, alla vigilia del nuovo clamoroso sviluppo dell’inchiesta, il ministero dell’Università ha risposto a Redo Sgr prendendo atto della rinuncia alla costruzione dei tre studentati, per cui ora bisognerà ripartire da capo sempre che ce ne siano le condizioni per farlo.

leggi anche