Dopo lo scontrino da 923 euro il furto dell’aragosta: il ristoratore di Ponza aggredito


Il ristorante di Ponza Il rifugio dei naviganti era finito agli onori delle cronache a inizio mese per uno scontrino da 923 euro per un pranzo per 4 persone. Ora c’è anche il furto dell’aragosta. A raccontarlo all’edizione romana di Repubblica è il titolare Mario Coppa. Tutto è cominciato quando «un gruppo di turisti, credo americani, insieme a una ragazza bionda dall’accento romano, hanno rubato un’aragosta di 5 chilogrammi dal nostro acquario», che si trova verso la strada, al civico 8 di via Dante.
Il ratto dell’aragosta
Forse per dispetto oppure per liberarla. Coppi allora ha cominciato a seguire le gocce d’acqua fino ad arrivare in via Banchina, a 150 metri dal locale, dove è nata una colluttazione tra Coppa e i turisti, «che avranno avuto 25/30 anni». La responsabile del locale, M. P., è stata prima portata al poliambulatorio di Ponza con trauma addominale e trauma cranico lieve E poi trasportata in elicottero all’ospedale Goretti di Latina per accertamenti. Coppa ha denunciato tutto ai carabinieri di Formia. Ha raccontato di essere stato «afferrato alle spalle» e di aver «ricevuto più colpi, anche dei calci», non solo dal ragazzo che aveva l’aragosta in mano, «ma anche da altri che parlavano inglese». Ha ammesso di aver lanciato una sedia colpendo un ragazzo che era intervenuto per difenderlo.
La liberazione
Nella colluttazione ha perso un orologio e il cellulare, contenuto in una custodia dentro cui conservava anche la carta d’identità elettronica, la tessera sanitaria, la patente e tre carte di credito. E l’aragosta? «Era ancora viva quando l’abbiamo recuperata», dice Coppa. «Così invece di rimetterla nell’acquario l’abbiamo liberata». Perché «in questa tremenda storia almeno possiamo dire che un vincitore c’è stato».