Ucraina, bambino di 10 anni ucciso dai raid russi sul Donetsk. Mosca risponde alle sanzioni Ue: colpiti anche politici e attivisti «anti-russi»


Si svolgeranno domani, mercoledì 23 luglio, i nuovi colloqui di pace tra Russia e Ucraina. Lo ha annunciato Volodymyr Zelensky, dopo che i due precedenti round di negoziati hanno portato a qualche risultato sullo scambio di prigionieri tra Mosca e Kiev ma a nessun passo in avanti concreto per porre fine alla guerra. Il nuovo faccia a faccia si terrà ancora una volta a Istanbul e il Cremlino non sembra avere grandi aspettative: «Non ci aspettiamo miracoli o svolte improvvise» nei negoziati, ha precisato Dmitry Peskov, portavoce del Cremlino.
Raid sul Donetsk: ucciso un bambino di 10 anni
Nel frattempo, non si fermano i raid aerei dell’esercito russo. Nella notte tra lunedì e martedì, fa sapere la presidenza ucraina, la difesa aerea di Kiev ha abbattuto 33 dei 42 droni lanciati dal Cremlino. Il bilancio più grave nelle ultime ore si registra nella città di Kramatorsk, nella regione orientale ucraina di Donetsk, dove un bambino di 10 anni è stato ucciso e altre cinque persone sono rimaste ferite in seguito a un bombardamento. Le forze russe, hanno fatto sapere le autorità locali, hanno sganciato una bomba aerea teleguidata che ha colpito l’edificio provocando un incendio.
Le contro-sanzioni di Mosca contro l’Ue
Sul fronte diplomatico, resta alta la tensione tra la Russia e l’Unione europea. Dopo l’approvazione del 18esimo pacchetto di sanzioni contro Mosca, il Cremlino ha risposto con un pacchetto di contromisure indirizzato ai «rappresentanti delle istituzioni europee e di Paesi membri della Ue». Tra i sanzionati, a cui è vietato l’ingresso sul territorio russo, figurano anche «i deputati di Stati membri della Ue e del Parlamento europeo che hanno votato le risoluzioni e leggi anti-russe». In una nota, il ministero degli Esteri russo accusa l’Ue di «continuare ad aumentare le misure restrittive unilaterali e illegittime dal punto di vista della legge internazionale, che minano le prerogative del Consiglio di Sicurezza dell’Onu». Tra coloro a cui è vietato l’ingresso in Russia vi sono anche «attivisti e rappresentanti della comunità scientifica che si sono distinti per la loro retorica russofobica».
Foto copertina: EPA/Igor Tkachenko | Due veicoli distrutti dai raid russi a Odessa, nel sud dell’Ucraina, 22 luglio 2025