Pd, l’altro scandalo urbanistico è a Torino: l’assessore, il deputato e le case usate per scopi privati


Il pubblico ministero di Torino Alessandro Aghemo ha chiuso l’inchiesta su Rear, la società cooperativa fornitrice di servizi per enti pubblici e privati. Otto gli indagati. Tra questi il deputato del Partito Democratico Mauro Laus. Considerato l’uomo che gestisce tutto. E che avrebbe fatto assumere nella cooperativa la moglie, la cognata e i suoi due figli. E ha coinvolto due suoi fedelissimi. Ovvero Domenico Carretta, assessore allo sport della Città di Torino. E Maria Grazia Grippo, presidente del consiglio comunale. A tutti la procura contesta la malversazione di erogazioni pubbliche.
Lo scandalo Rear
La Stampa racconta oggi che la procura contesta anche a Laus, ai suoi familiari e al presidente di Rear Antonio Munafò l’infedeltà patrimoniale. A Laus come socio, alla moglie Maria Cardone, alla cognata Valeria Cardone e ai figli Giuseppe e Vittorio, gli investigatori della Guardia di finanza contestano di avere avuto «interessi in conflitto con quelli della società» e di avere deliberato «al fine di procurare un vantaggio, atti di disposizione di beni sociali cagionando intenzionalmente alla società un danno patrimoniale». Cardone avrebbe concesso alla Rear un alloggio in zona Santa Rita a Torino in cambio di un canone annuo di 6.700 euro. Ma la casa è stata usata dalla famglia Laus per fini privati fino al 2022. «Chi vive qui? Noi vediamo la madre dell’onorevole Laus, ogni tanto anche lui la va a trovare», dicono i vicini del palazzo.
A Riva del Garda
Poi ci sono le vacanze a Riva del Garda. Qui una casa e un box sono stati affittati alla Rear. Rispettivamente per 9.700 e 16.800 euro all’anno. Per le vacanze di Laus, secondo l’accusa. A Roma, in via della Stelletta, un alloggio storico sarebbe stato concesso in affitto alla cooperativa per 33.600 euro annui. Ci dormiva Laus quando veniva in Parlamento. Così come un altro alloggio in via dell’Arcivescovado a Torino. Poi ci sono gli stipendi. Secondo la procura «erogati ai lavoratori della Rear in assenza di una prestazione lavorativa da loro fornita».
Gli stipendi
Il reato contestato qui è malversazione. Carretta, socio dal 2011 e «impiegato di livello C», si è fatto mettere in aspettativa dal 1 novembre 2021, con uno stipendio annuale di 29.235 euro. Ma dal 10 giugno 2021 al 29 ottobre 2021 avrebbe dichiarato di avere lavorato in Rear 80 giornate. Nelle quali, per la procura, sarebbe invece stato «assente». In particolare, dal 14 aprile 2016 al 22 giugno 2021 era in consiglio comunale. Così come Grippo. I figli di Laus invece di lavorare andavano all’università. Infine, ci sono 3 milioni di euro destinati a pagare gli stipendi dei lavoratori durante la pandemia nel 2021. Non è chiaro come siano stati usati.