Spagna: ragazzi e bambini cantano in ebraico, espulsi dal volo Vueling. Polemica sul fermo all’educatrice, ammanettata a terra – Il video
Sta rimbalzando sui media internazionali la notizia, sollevata per prima dal sito web Enfoque Judio, di circa 50 bambini e adolescenti ebrei, di età compresa tra 10 e 15 anni, e l’animatrice del loro campo estivo espulsi da un volo della Vueling Airlines a Manises, Valencia, in Spagna. La loro colpa? Avrebbero cantato in ebraico durante l’imbarco. Secondo la testata, dopo che l’equipaggio ha intimato loro di smettere di cantare, è stata chiamata la polizia e il gruppo è stato fatto scendere dall’aereo durante l’attesa del decollo. A conferma tale racconto anche la versione della madre di uno dei piccoli, che ha parlato di situazione tranquilla, fino all’intonazione del canto. Su alcuni media rimbalza il fermo dell’educatrice del campo che viene ammanettata dagli agenti della Guardia Civil e tenuta a terra.
Presentata denuncia. MCI: «Siamo davanti a un caso di discriminazione, serve un’indagine rigorosa»
Il Movimento contro l’intolleranza (MCI) ha presentato giovedì una denuncia penale in merito all’episodio, chiedendo un’indagine per accertare se l’equipaggio e gli ufficiali della Guardia Civil abbiano seguito i protocolli necessari in caso di presenza di minori e se vi sia stata qualche discriminazione sui passeggeri coinvolti. Il presidente di MCI, Esteban Ibarra, riteie ci siano i presupposti di un caso di discriminazione. «La scintilla sembra sia legata al fatto che cantavano in ebraico. Questo esige un’indagine seria e rigorosa», ha dichiarato a Enfoque Judio.
La versione della Guardia Civil
La Guardia Civil , intervenuta su richiesta del comandante a bordo del volo VY8166, in partenza da Valencia e diretto a Parigi-Orly, ha riferito che l’evacuazione dei passeggeri è avvenuta alle 14:30 di mercoledì 23 luglio all’aeroporto di Valencia. Il gruppo sarebbe stato espulso per «cattiva condotta», a bordo. «I minori hanno ripetutamente manomesso le attrezzature di emergenza e interrotto le dimostrazioni di sicurezza dell’equipaggio», hanno dichiarato. «Il pilota, ritenendo che stessero mettendo in pericolo il volo, ha ordinato loro di evacuare», spiegano in una nota. Uno degli adulti che accompagnavano adolescenti e minori, spiegano gli agenti, è stato denunciato per resistenza a pubblico ufficiale , sebbene non siano stati specificati al momento l’esatta portata dell’incidente né se siano stati effettuati arresti formali.
«Togliamo tutto, dalle kippah agli tzitzit, qualsiasi cosa indossino. Nessun simbolo religioso visibile»
Il caso rischia di montare perché sempre la stessa testata ha diffuso un video di quello che sembra essere il trasferimento in autobus del primo dei due gruppi poi tornati a Parigi in aereo lo stesso giorno, il secondo è rimasto a Valencia in attesa del volo. Si tratta del momento prima del volo di ritorno, definitivo, dopo la cacciata da quello Vueling. Un educatore si rivolge ai minori, esortandoli a rimanere in silenzio, rimuovendo qualsiasi «simbolo religioso visibile». Il messaggio, in tono fermo, inizia affermando che i ragazzi avevano già fatto rumore sul volo di andata e che questo aveva influenzato l’atteggiamento della compagnia aerea, probabilmente, sul volo di ritorno.
«All’uscita hanno fatto rumore. Anche noi abbiamo fatto rumore all’uscita. E poi, li aspettavano sul volo di ritorno», si sente. «Hanno fatto scendere tutti dall’aereo. Alcuni prenderanno un altro aereo, altri torneranno in autobus; è un disastro enorme». A far discutere è anche l’indicazione data da uno degli educatori ai minori in direzione Francia, dopo l’episodio subito. «Ascoltate attentamente: le regole sono chiare. Tutto ciò che è una kippah, uno tzitzit, (..), qualsiasi cosa indossiate, ve la togliamo. La mettiamo dentro i pantaloni, e tutto ciò che è identificabile, lo mettete in valigia dopo. Okay? Non lasciamo alcun simbolo religioso visibile».
La versione di Vueling: nessuna discriminazione
La compagnia aerea spagnola Vueling ha smentito «categoricamente» che la decisione presa su volo a Valencia sia legata «all’espressione religiosa dei passeggeri coinvolti, che rispettiamo pienamente». «La sicurezza dei nostri passeggeri e delle nostre operazioni è e sempre sarà la nostra massima priorità. L’intervento del personale di bordo – precisa in una nota la compagnia – è stato effettuato esclusivamente in risposta a un comportamento che ha ostacolato le procedure mirate a garantire la sicurezza dei passeggeri sul volo». La nota spiega anche che «un gruppo di passeggeri adolescenti ha assunto un comportamento altamente inadeguato e un atteggiamento ostile, mettendo a rischio la sicurezza del volo. Questo gruppo ha impiegato in maniera non conforme i dispositivi di emergenza e ha ostacolato lo svolgimento della dimostrazione delle regole di sicurezza obbligatoria, ignorando ripetutamente le istruzioni del personale di bordo». «Nonostante i numerosi avvertimenti, questo comportamento inappropriato è persistito – prosegue Vueling – costringendo l’equipaggio ad attivare i protocolli di sicurezza previsti dalla compagnia. L’equipaggio, in conformità con quanto prevedono questi protocolli, ha richiesto l’intervento della Guardia Civile che, dopo aver valutato la situazione, ha deciso di far scendere il gruppo per garantire la sicurezza del resto dei passeggeri». «Giunti al terminal – si legge ancora – il gruppo ha continuato a mantenere un comportamento aggressivo. Alcuni individui hanno mostrato un atteggiamento violento nei confronti delle autorità, che ha persino portato all’arresto di uno di loro».